(...) Anche perché, garantisce sempre il candidato presidente, «decine e decine di cittadini incitano a tenere duro, a non mollare. Anche ai candidati del Popolo della Libertà è accaduta la stessa cosa, quindi onoreremo il nostro impegno con gli elettori e sapremo vincere perché rappresentiamo, comunque vada, il cambiamento e le speranze della Provincia di Savona». Non sono parole di circostanza di una squadra a fine campionato senza più obiettivi. Un po perché è vero che, comunque vada, ci sarà un forte cambiamento dopo quanto è successo. E poi anche perché il centrodestra forse si è reso conto che questo è comunque lunico modo per vincere. Il ricorso al Tar è affidato al professor Piergiorgio Alberti, esperto amministrativista, che però ieri non era in studio perché impegnato in una sessione di esami allUniversità. «Dipende da quanto ci dirà lui, aspettiamo le sue valutazioni - conferma il coordinatore regionale Michele Scandroglio - Sì, potremmo anche decidere di non fare ricorso. Lunica certezza che abbiamo è che la volontà dei cittadini è sacrosanta. E che tutti coloro che hanno sottoscritto le nostre liste lo hanno fatto volontariamente. Non ci sono stati abusi, al massimo qualche errore formale che, come dicevo, non può inficiare la volontà dei cittadini».
Ma mentre Angelo Barbero, consigliere comunale di Albenga (e regionale), finisce sul registro degli indagati con laccusa di falso in atto pubblico, nel Pdl parte la caccia al colpevole. Ieri era impossibile rintracciare il candidato presidente che tuttavia una telefonata molto importante (quanto dura) lha ricevuta. Esaurite le sfuriate, che peraltro riguardano un po tutto il partito ligure da cima a fondo, è tornata lora di resettare tutto e ripartire. Con appunto lidea di non fare ricorso al Tar. Perché lo stesso potrebbe concedere o unammissione con riserva (e slittamento delle elezioni di una decina di giorni), o una sospensiva dellesclusione, con riammissione della lista Pdl. In entrambi i casi però le elezioni potrebbero poi successivamente essere invalidate e ripetute, non senza provocare una caduta dimmagine ai responsabili. Senza ricorso, in caso di vittoria di Vaccarezza e delle liste rimaste, nessuno potrebbe più aver nulla da obiettare, mentre per un ricorso postumo in caso di sconfitta ci sarebbe comunque sempre tempo entro 30 giorni dallelezione del presidente.
Enrico Nan, ex coordinatore regionale di Forza Italia, evita le polemiche. «Per le verifiche cè tempo a urne chiuse - avverte - Ora io con i miei amici siamo al lavoro per riportare il massimo sostegno su Vaccarezza». Ugo Ghione, de «La Nuova Destra Savonese», arriva invece un invito a tutti i partiti a lasciare da parte lipocrisia: «Anchio ho provato a presentare la mia lista, non ho trovato che un cancelliere disponibile per un tempo limitato, ad autenticare le mie firme.
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