Voglia di viaggiare? Ormai è solo un mordi e fuggi

La crisi che ha colpito un po’ tutti i settori e il tempo ancora incerto sembrano avere bloccato la voglia dei romani e degli italiani in genere di prenotare le partenze per le prossime vacanze pasquali. Gli unici settori che stanno facendo la parte del leone sono gli agriturismo, le vacanze brevi, di 2-3 giorni e il cosiddetto «last minute», vale a dire il viaggio prenotato all’ultimo momento e a prezzi stracciati. Complice, forse, proprio il timore legato alla recessione, che ha comunque spinto la popolazione vacanziera a non recarsi in massa nelle agenzie per prenotare un viaggio. Una conferma che arriva pure dal direttore di Assotravel (associazione che riunisce le agenzie di viaggio legate a Confindustria), Francesco Granese, che ha parlato di un calo nelle prenotazioni che, per ora, ha toccato quota 20% rispetto al 2008. «È come se fosse tutto sospeso - ha spiegato Granese - tutti sono in attesa. Ma il desiderio di viaggiare c’é e noi speriamo che molti proprio all’ultimo momento, prenotino soprattutto le mete a basso costo come Tunisia, Marocco e le Canarie». Crisi o no, non mancano comunque i viaggiatori del ceto medio che continuano a prenotare mete sia sul medio raggio sia lontane, incuranti di crisi e maltempo. Stando a una mini indagine compiuta a Fiumicino (per l’esodo di Pasqua secondo le stime di Aeroporti di Roma il transito complessivo è di circa 480 mila passeggeri), il riscontro arriva puntuale.

«Si sente parlare in generale di una crisi globale che ha penalizzato tutti i comparti - dice Marco Carrafelli, dell’agenzia Carrafelli Bros che nello scalo romano da 20 anni si occupa di servizi turistici e aeroportuali - ma resta il fatto che noi continuiamo a registrare un buon andamento delle prenotazioni sia per quel che riguarda il medio raggio (Egitto, Sharm El Sheikh, Luxor, Canarie NdR), sia sul lungo raggio: le Maldive, ha ripreso la Thailandia e anche il Kenya quest’anno è andato molto bene».

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