"Volevano uccidere Obama", sventato complotto neonazista

Un complotto per uccidere il candidato democratico e uccidere 102 afroamericani in Tennessee scoperto da investigatori federali americani. Arrestati Daniel Cowart e Paul Schlesselman, due neonazisti di 20 e 18 anni. Il procuratore: "Accuse serie"

"Volevano uccidere 
Obama", sventato 
complotto neonazista

Washington - Un complotto per assassinare il candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, Barack Obama e uccidere (anche decapitandoli) afroamericani in Tennessee, messo a punto da due presunti neo-nazisti "skinheads", è stato sventato da investigatori federali americani. Ne dà notizia il network televisivo FoxNews.

Il piano dei neonazisti, secondo le informazioni diffuse da alcuni media americani, sarebbe stato scoperto in un'inchiesta in Tennessee e Arkansas della Atf, l'agenzia federale americana che si occupa di lotta a traffici di armi, esplosivo, alcool e tabacco. Nel mirino ci sarebbero stati studenti neri, ma il massacro doveva estendersi poi su scala nazionale e raggiungere, come obiettivo finale, il candidato dei democratici alla Casa Bianca.

Massacro di 102 persone di colore in Tennessee e Arkansas, il piano. Secondo le informazioni diffuse dall'Atf, i due intendevano uccidere 88 afroamericani e decapitare altre 14 persone. I due numeri vengono ritenuti simbolici nell'ambiente dei "supremazisti ariani", dove sarebbe maturato il complotto. I due arrestati, uno in Tennessee e uno in Arkansas, erano in possesso di armi. Le autorità federali non si pronunciano, al momento, sulla credibilità delle loro minacce a Obama. I portavoce del senatore dell'Illinois non hanno per ora commentato la vicenda.

Sono due giovani simpatizzanti neonazisti, i presunti protagonisti del complotto. L'Atf, secondo il quotidiano The Tennessean, ha arrestato Daniel Cowart, 20 anni, di Bells, una località del Tennessee 200 km a sudovest di Nashville, e Paul Schlesselman, 18 anni, di West Helena, in Arkansas. I due sono stati incriminati per il possesso di armi, ma anche per minacce a un candidato presidente. Obama è dalla metà del 2007 sottoposto a stretta protezione da parte del Secret Service, l'agenzia federale che si occupa di tutelare il presidente degli Stati Uniti e i candidati alla Casa Bianca.

Il procuratore: accuse serie Le accuse contro i due giovani arrestati "sono serie e saranno trattate come tali": lo afferma il procuratore distrettuale del Tennessee occidentale Lawrence Laurenzi, in un comunicato con il quale le autorità americane hanno confermato le indiscrezioni dei media sugli arresti. I due, secondo gli investigatori erano entrati in contatto tra loro via internet attraverso una conoscenza comune e risultano avere "una forte convinzione riguardo alla filosofia del 'Potere Bianco' e 'Skinhead'". La loro intenzione, secondo l'accusa, era di compiere una raffica di omicidi - dopo aver svaligiato un negozio d'armi - che doveva concludersi con l'uccisione di Obama, un gesto per cui "hanno dichiarato che erano pronti a morire".

Hanno un significato simbolico negli ambienti neonazisti i due numeri 88 e 14, emersi nell'inchiesta. Secondo il sito dell'Anti-Defamation League,  organizzazione di matrice ebraica che si batte contro il razzismo e l'antisemitismo, 88 significa "Heil Hitler" e viene usato spesso nella letteratura neonazi. La lettera "H" è l'ottava dell'alfabeto, da qui 88. Il numero 14 è legato invece, sempre secondo la Adl, al numero delle parole della frase "We must secure the existence of our people and a future for white children" ("Dobbiamo assicurare l'esistenza del nostro popolo e un futuro per i bambini bianchi"). La frase è attribuita al supremazista ariano David Lane, protagonista di attentati a sfondo razziale negli anni Ottanta, morto in una prigione americana lo scorso anno mentre scontava l'ergastolo.

Non è la prima volta che si parla di complotti per assassinare il Barack Obama che raduna ai suoi comizi folle oceaniche e che da mesi viene guardato a vista dai gorilla del Secret Service: era successo nei giorni della Convention di Denver quando quattro balordi erano stati fermati, e poi rilasciati per insufficienza di prove, con l'accusa di aver cospirato per uccidere il candidato democratico.

L'annuncio del Bureau of Alcohol,Tobacco and Firearms, senza che sia chiaro quale credibilità le autorità federali attribuiscano alla vicenda, ha coinciso con la volata finale dello scontro elettorale: oggi Obama, accusato dalla campagna rivale di essere un cripto-socialista, ha incrociato armi e cammino con il repubblicano John McCain in Ohio e Pennsylvania, due stati campo di battaglia nel voto di novembre.  

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