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Come una volta: segna Nenè E stavolta San Nicola non basta

Bari. La notte delle prime volte. Ventura conosce il sapore della sconfitta, Allegri il profumo della vittoria. Il risultato non mente. Perché il Cagliari gioca meglio e nella contabilità delle occasioni da gol è davanti al Bari. L'attimo decisivo, insomma, non è casuale ma arriva al culmine di una superiorità che nella ripresa è parsa evidente. Con gli atipici sardi (Cossu e Jeda) che mandano in tilt gli equilibri del centrocampo barese. Ventura perde la partita quando, forse, cerca di rivoltarla come un calzino. A metà ripresa, con il Cagliari che dominava in lungo e in largo, il tecnico genovese sostituisce un esterno (Rivas) con un attaccante (Kutuzov). Il risultato è che, con quattro punte, le sortite cagliaritane fanno ancora più male. L'episodio decisivo arriva al 32': bel cross dalla destra di Jeda, un clamoroso buco di Ranocchia regala a Nenè (primo gol italiano) la più clamorosa delle occasioni. Stop e sinistro sotto la traversa. Finale convulso. Il Bari attacca più con la forza della disperazione che con le idee. Marchetti ci mette un paio di volte le manone, idealmente Allegri lo bacia.

Signori, il Cagliari è ripartito.

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