
Gli smartwatch di Huawei hanno conquistato il mercato globale, scalando posizioni grazie al lavoro progressivo di innovazione che ha inserito funzioni (a volte) uniche. Anche nel caso dei due ultimi modelli usciti le novità sono state importanti: li abbiamo provati entrambi con un test su terra e in acqua, ed ecco dunque come sono davvero Watch Ultimate 2 e GT 6 di Huawei.
Huawei Watch Ultimate 2: il paradiso dei subacquei
Chi ama immergersi nei fondali più belli del mondo, sa che la cosa più delicata è saper comunicare. Gesti codificati supportano i colloqui tra subacquei, ma certamente quello che porta il nuovo Huawei Watch Ultimate 2 è un’evoluzione radicale nel mondo degli smartwatch premium. Lo abbiamo testato nella piscina Y-40 di Montegrotto Terme, e pur evitando di toccare davvero il fondo la nostra escursione fino a meno 17 metri è servita per apprezzare la comunicazione subacquea basata su sonar, una funzione che aumenta sicurezza e interazione durante le immersioni fino a 150 metri di profondità. Gli utenti infatti possono inviare messaggi preimpostati ed emoticon ad altri smartwatch Huawei entro un raggio di 30 metri, rendendo più sicure e interattive le esplorazioni subacquee. In più la modalità SOS è capace di coprire fino a 60 metri e di segnalare immediatamente una richiesta di aiuto in caso di emergenza.
E’ stato chiaro, scendendo tra le varie piattaforme dell’impianto, che si tratta di una funzionalità che diventerà sempre più essenziale. E la spiegazione è arrivata anche da Cristian Pellegrini, Marketing e Communication Manager di DAN Europe, l’organizzazione medica e di ricerca internazionale senza scopo di lucro attiva dal 1983 per la salute e la sicurezza dei subacquei: “L’equilibrio tra formazione, esperienza e strumenti adeguati è ciò che rende le immersioni più sicure – ha spiegato Pellegrini -. I computer da polso moderni, con parametri chiari e adattabili, possono rappresentare un alleato prezioso per ridurre i rischi legati alla decompressione. L’introduzione di funzioni come l’SOS subacqueo e la messaggistica rapida non altera le procedure fondamentali per la gestione delle emergenze, ma aggiunge un livello operativo utile alla sicurezza del gruppo. Poter inviare un segnale d’allarme o un’indicazione critica come la risalita a tutti i membri del team contemporaneamente, con un raggio d’azione fino a 60 metri, rende la risposta più coordinata e tempestiva in scenari potenzialmente critici”.
La prova è avvenuta anche grazie alla presenza della campionessa mondiale di apnea Alessia Zecchini, una dunque certamente più esperta di chi - come noi - il respiro lo trattiene solamente per fare un tuffo a riva (lei è scesa fino a 123 metri in assetto costante con monopinna e fino a 113 in quello variabile): “Per me questo smartwatch è molto più di un oggetto tech – ha detto dopo essere riemersa dal fondale della Y-40 -: è un alleato prezioso. Le sue funzionalità diving sono eccezionali, dalla precisione dei dati alla comunicazione subacquea, dagli esercizi di respirazione agli allarmi di profondità. Mi offre la sicurezza e il supporto per spingermi oltre i miei limiti, sempre in totale sicurezza".
Design e funzioni salute
Ovviamente lo smartwatch Huawei non è solo quanto sopra, ma si conferma pure come un dispositivo premium: realizzato in metallo liquido a base di zirconio, unisce resistenza e raffinatezza. Ha una ghiera in nanocristallo ceramico bicolore e il vetro zaffiro protegge efficacemente il display, assicurando durata prolungata anche nelle condizioni più estreme.

Huawei in questo modello introduce il sistema TruSense basato su sensori altamente sensibili e sulla tecnologia X-TAP, capace di monitorare fino a 11 parametri vitali all’interno della funzione Health Glance. Il dispositivo tiene sotto controllo frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue in tempo reale e qualità del sonno, offrendo dati precisi e immediati. L’autonomia è poi un altro punto forte (anche se il precedente modello durava un pochino di più, ma ovviamente la tecnologia chiede energia): fino a 11 giorni di utilizzo in modalità risparmio energetico e 4,5 giorni in modalità standard. Riguardo alle attività sportive è dotato di mappe HD dei campi da golf, funzioni outdoor professionali e compatibilità totale con qualsiasi smartphone e sistema operativo (iOS e Android compresi). In pratica, alla fine, si tratta di un modello per esploratori sopra e sotto il livello del mare, e sempre con eleganza e tecnologia. Disponibile in nero e in una variante bianca e blu (davvero bella) costa 899 euro nel primo caso e 999 nel secondo.

GT 6: lunga batteria
Del GT6 abbiamo parlato all’uscita: studiato per gli sportivi, in particolar modo in questo caso per chi ama la bicicletta, ha tutte le funzioni evolute di uno smartwatch di primo livello la gamma di parametri biometrici per vedere il risultato su ritmo cardiaco, stress, emozioni. Ecco: diciamo che il riconoscimento degli stati emotivi (fino a 12) ha dato un risultato corrispondente alla realtà, così come è garantita la sicurezza anche grazie al rilevamento caduta integrato (però in questo caso non ce la siamo sentiti di buttarci a pesce sul pavimento, ma ci sono testimonianze al riguardo). In ogni caso la sensazione di leggerezza e la visibilità sul display Amoled sono a livello top.
La prova definitiva, in questo caso, è stata quella della durata della batteria. Huawei ha annunciato un prodotto con 21 giorni pieni senza doverlo ricaricare quando è in modalità risparmio e di 14 in modalità tipica (quello dell’uso quotidiano, per intenderci).
In effetti al tredicesimo giorno mancava ancora in 10% di energia, ma non ce la siamo sentiti di farlo spegnere del tutto. Per cui: test del cliente rompiscatole (tipo quello di Bruno Barbieri a “4 Hotel”) assolutamente riuscito. E il prezzo che arriva fino a 499 euro secondo varianti, garantisce un dispositivo utile e bello.