Il web di centrodestra si scaglia contro Monti E nasce Graziesilvio.eu

Alla blogosfera di destra il premier incaricato proprio non piace: "È un golpe, tornano le aristocrazie al comando". E i supporter creano un sito per ringraziare il Cavaliere

Il web di centrodestra si scaglia contro Monti E nasce Graziesilvio.eu

La blogosfera di destra dice no a Mario Monti. Per rendersene conto basta dare uno sguardo al sito Toqueville.it a cui partecipano oltre duemila blogger liberali. Le opinioni sono sempre le stessoe un governo tecnico è un "esproprio della democrazia", Monti fa parte del mondo, quello della finanza, che ha affossato l'Italia, servono elezioni subito

Così, mentre Maralai parla di "sospensione della democrazia con un governo imposto dalle logiche bancarie europee, e benedetto dal leader del maggiore partito dell’opposizione", Anna Vercors sostiene che "abbiamo assistito obtorto collo ad un golpe". La paura è una sola: che i poteri forti tornino alla guida del Paese, danneggiando la classe media. Come avverte Abr: "Ora tornano le aristocrazie al comando. Tra duecento anni si potrà dire, questi momenti storici si chiamano restaurazione. Con tutto quel che ne consegue".

Qualcuno, quasi rassegnato, prova anche ad aprire al governo Monti, ma si chiede "cosa ci sia da festeggiare quando un Parlamento di nominati caccia un governo eletto per metterne uno senza un solo voto popolare", come dice Simone Bressan di Rightnation.it. Il problema maggiore è quello che vede il premier incaricato troppo connesso al mondo della finanza. Per il Blog dell’Anarca "l’Italia sta subendo il più violento atto di guerra dalla fine del conflitto mondiale. Il più feroce attacco alla propria sovranità nazionale. Un governo democratico, legittimamente eletto, cade non solo per semplici dinamiche politiche; ma per un attacco sistemico alla sua economia, ai suoi interessi nazionali e alla sua immagine da parte di un potere finanziario e mediatico, globale e onnipotente". Giovanni Agretti, dal canto suo, sostiene che "la classe politica italiana viene messa da parte per fare posto al potere della grande finanza internazionale, quella che ha veramente dimostrato tutta la sua potenza mettendo in ginocchio l’Europa, facendo cadere governi ed imponendo i loro uomini nelle stanze dei bottoni e dettando le nuove regole a cui attenersi, pena la minaccia del fallimento".

I blogger di destra sono contrari anche l'idea di governo "tecnico". Il Mango di Treviso: "Finora sembra che possano essere considerati tecnici solo dei docenti universitari, che per loro natura sono molto più inclini agli studi teorici che all’attuazione pratica delle proprie teorie. Si ha l’impressione che quanto sta per accadere nella politica italiana potrebbe essere paragonato all’incarico di guidare una vettura di formula 1 in gara al progettista, o meglio ancora al professore di tecnologia meccanica all’università. Quali possibilità ci sarebbero di giungere vittoriosamente in fondo alla gara?". L’ultima stroncatura arriva da Antonello di Liberalblog.eu : "A Monti non interessa l’Italia in quanto tale, ma all’Italia Paese membro dell’Unione Europea. Lui guiderà il governo fantoccio dell’Europa, giurerà fedeltà alla Repubblica, ma farà gli interessi di Bruxelles, della BCE e della FMI". 

Mentre i vertici del partito in queste ore stanno aprendo, seppur ponendo molti paletti, al governo Monti, il web di destra mostra tutto il suo malcontento, come dimostrano anche i commenti arrivati sulle pagine Facebook e sui siti del Pdl.

A un giorno dal videomessaggio di Berlusconi, inoltre, gli irriducibili supporter del Cavaliere hanno creato un sito, Grazie Berlusconi, con il quale lo ringraziano per "il lavoro fatto con passione ineguagliata per l'Italia". Il sito in realtà è nato nel 2006, su iniziativa del consigliere regionale lombardo Pdl Carlo Saffioti, ma il dominio è stato riattivato solo in questi giorni.

Sul portale si parla di "un colpo di Stato perpetrato con l’aiuto di una parte della magistratura, dei mass media, dei poteri forti, con la complicità degli utili idioti purtroppo presenti anche all’interno della maggioranza". 

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