
Anche in Lombardia i primi due casi del 2025 di infezione da West Nile, trasmessa dalla puntura di zanzara. Due donne, una 38enne di Milano, in isolamento a casa e una 66enne di Pavia, ricoverata non grave all'ospedale di Sant'Angelo Lodigiano. "La situazione è sotto controllo e i cittadini possono stare tranquilli" spiega il dg del Welfare Mario Melazzini, ricordando che West Nile è "una malattia praticamente endemica che, ormai dal decennio scorso, si manifesta anche in Lombardia". Nella quasi totalità dei casi non è necessario il ricovero e si guarisce da soli. I sintomi variano dalla febbre al mal di testa, nausea e linfonodi ingrossati, ma possono anche non manifestarsi. "La Regione, come ogni anno - assicura - ha attivato i protocolli per il monitoraggio e la sorveglianza dei casi nell'uomo, ma anche della diffusione del virus negli animali". Al momento, ribadisce il dg, "non c'è alcuna criticità". La sorveglianza e il contenimento del virus si basano su un sistema integrato e coordinato tra la Regione, Ats, Comuni e Izsler, l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna. Per la cattura delle specie vettori, sono utilizzate cento trappole attrattive senza luce disposte su aree ad alto rischio. Il monitoraggio è attivo anche negli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio con ovitrappole per la ricerca di uova che identificano eventuali nuove specie di zanzare in arrivo con la movimentazione di persone o merci. Le zanzare raccolte vengono identificate ogni due settimane per specie e raggruppate in pool inviati all'Izsler per le analisi molecolari. Alla prima evidenza di virus, scattano le misure restrittive con controlli su sangue, organi e tessuti donati per la provincia in cui è presente la trappola e in quelle confinanti. La sorveglianza avviene anche sugli uccelli, serbatoi naturali del West Nile ed è fondamentale su specie migratrici e stanziali per capire la diffusione geografica del virus. Anche i cavalli possono sviluppare sintomi neurologici gravi e sono considerati "sentinelle" dell'infezione.
A Milano la Lega chiede al Comune di intensificare le disinfestazioni perché la città "è completamente invasa dalle zanzare". E il governatore Attilio Fontana insiste su uno dei suoi cavalli di battaglia e torna a chiedere una revisione complessiva del sistema sanitario: "Lo scenario attuale è profondamente mutato rispetto al 1978, anno in cui fu istituito il Servizio sanitario nazionale.
Siamo consapevoli che quel modello, da solo, non è più in grado di rispondere ai bisogni sanitari di oggi e del futuro - ha detto alla Conferenza delle Regioni. Il rischio concreto è accompagnare il sistema verso un lento declino".