N on ci può essere lavoro più frustrante di quello degli agenti che cercano di reprimere il fenomeno degli zingarelli-ladri che hanno reso infrequentabile il Piazzale della Stazione e cominciato ad operare anche in alcuni parchi cittadini: fermano i ragazzini, li portano in Questura poi o li lasciano andare in quanto non punibili o (quando trovano il posto) li affidano a una comunità da cui scappano nel giro di una settimana. Le cronache dicono che alcuni piccoli rom sono stati bloccati dieci-quindici volte, e appena rimessi in libertà sono tornati imperterriti al loro «lavoro» di borseggiatori.
Per fermare questo flagello, c'è chi suggerisce di modificare la legge e rendere punibili anche i bambini di meno di 14 anni, ma a parte le inevitabili resistenze dei supergarantisti, bisogna fare i conti con i nostri tempi legislativi: prima che la norma relativa entri in vigore, gli zingarelli farebbero in tempo a diventare maggiorenni. Anche la creazione di comunità dotate di sbarre e lucchetti, da cui non si possa scappare così facilmente, richiederebbe una procedura laboriosa. Ma un rimedio di immediata efficacia forse esiste. Invece di acciuffare i ragazzini per le orecchie, la polizia dovrebbe pedinarli con discrezione, scoprire dove mangiano e dormono, soprattutto accertare a quali adulti fanno riferimento. E' infatti inconcepibile che bambini di dieci-dodici anni si dedichino al furto organizzato di loro iniziativa, che intaschino l'intera refurtiva e che vivano per conto proprio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.