Zola l’altro italiano alla conquista di Londra «Amo le sfide difficili»

Londra. Cinque anni dopo l'addio al Chelsea, parla un inglese addirittura migliore. Sorridente, rilassato, determinato. Al primo appuntamento con la stampa inglese Gianfranco Zola - nuovo manager del West Ham - è raggiante. Confessa di non vedere l'ora di cominciare questa nuova avventura, «perché amo le sfide difficili». Ringrazia il board, che lo ha scelto all'unanimità, ma non ci sta a passare per uno sprovveduto alle prime armi: «Sono nel calcio da 20 anni, ho le mie idee e la mia filosofia». Che tradotto, significa, «calcio d'attacco, sempre propositivo. Giocano quelli con i piedi buoni». L'obiettivo è migliorare il piazzamento dell'anno scorso (decimo posto), ma al termine del suo attuale contratto (triennale) non nasconde di sognare un posto in Champions. Zola è il quarto tecnico italiano nella storia della Premiership, il 12° in quella ultracentenaria del West Ham. Una responsabilità in più per una leggenda del Chelsea, squadra rivale degli Hammers. «Ma la gente deve capire che questa è un'altra storia. Mi emozionerò al ritorno allo Stamford Bridge, ma ora io sono concentrato solo sul West Ham». Il calcio italiano torna dunque di moda all'estero, grazie ai suoi tecnici da esportazione.

«Fabio sta facendo un grandissimo lavoro, e sono contento che finalmente anche qui venga apprezzato come merita. Spero che la sua vittoria sia di buon auspicio anche per me». Sabato pomeriggio, sul campo del West Bromwich, il suo esordio.

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