Zone, pronti 400mila euro per il diritto allo studio

Il Comune rende ciò che aveva tolto a dicembre De Corato: «Tagliate le spese di rappresentanza»

Zone, pronti 400mila euro per il diritto allo studio

Le Zone riavranno quanto era stato tolto loro a dicembre. Il consiglio comunale ha approvato ieri una variazione al bilancio: sono stati trovati così i 400mila euro che dovevano andare alle nove Zone per servizi di «diritto allo studio», fondi non previsti nel bilancio approvato a fine anno e che entrano ora, grazie al sì dell’aula. «Abbiamo trovato 11 milioni di euro riducendo le spese di rappresentanza, le consulenze e sfruttando i maggiori incassi dell’Amsa, il tutto senza aumentare le tasse o ridurre i servizi - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato -. Così siamo riusciti a ridare alle zone quei 400mila euro». Una misura chiesta anche dall’opposizione che al momento del voto, però, ha lasciato l’aula.
«È il solito atteggiamento irresponsabile - aggiunge De Corato -. Ci hanno accusato per mesi di aver preparato un bilancio-truffa, ora che portiamo in aula la modifica che ridà i soldi alle Zone se ne vanno». A votare il provvedimento sono stati infatti solo i 22 consiglieri della maggioranza presenti in aula. «Perché siamo usciti? Secondo noi questo bilancio resta un atto non valido, non è stata inserita una parte del dividendo straordinario di Sea» protesta Basilio Rizzo di Miracolo a Milano. Quanto ai fondi per le Zone, l’opposizione spiega che «il Comune ha rimediato a una sua mancanza». «Siamo soddisfatti» conclude Andrea Fanzago della Margherita.
Il consiglio ieri doveva votare anche il riassetto di Atm, sul quale è già stato raggiunto un accordo: l’Atm verrà divisa in due società, una Spa e una seconda azienda (controllata da Atm Spa) che fornirà i servizi. Manca solo il via libera del consiglio comunale, che doveva arrivare ieri. Il gruppo di Rifondazione aveva chiesto una sospensione della riunione per partecipare alla manifestazione per la targa a Pinelli. Di fronte al no della maggioranza, tutta la minoranza ha lasciato l’aula facendo cadere il numero legale. «Un atteggiamento sbagliato nel merito e come metodo - attacca Manfredi Palmeri, capogruppo di Forza Italia -.

Il riassetto di Atm va approvato per consentire all’azienda di partecipare alle gare. Non solo. Uscendo dall’aula, la sinistra ci ha impedito di votare un provvedimento sull’area Adriano-Marelli atteso dalle famiglie che hanno bisogno di una casa». Se ne riparlerà lunedì.

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