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La Ztl in corso Sempione spacca il quartiere I comitati: «Serve subito». I negozianti: «Mai»

RAGIONI I residenti: «Troppo caos e rumore, non si vive più». Ma i commercianti si oppongono

I residenti la pretendono, almeno nelle ore notturne. I commercianti non vogliono sentirne parlare. La ztl di corso Sempione continua a dividere. Da una parte c’è chi, stufo di rumore e folla, vorrebbe chiudere i sei varchi di accesso alla zona con cartelli e telecamere. Dall’altra ci sono gli esercenti, per i quali circa 5mila presenze ogni notte rappresentano una fonte di ricchezza notevole. È il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino, Matteo Salvini, a cercare una mediazione. In un incontro al quale hanno partecipato anche tecnici e consiglieri del Comune, ieri ha lanciato la proposta: «Prepariamo qualche progetto di zona a traffico limitato entro metà marzo. Poi rincontriamoci per discuterne. Entro l’estate il problema va risolto». Perché è proprio nei mesi più caldi che la movida rende la vita impossibile ai residenti. «Non riusciamo a dormire. Il problema è così sentito che i proprietari di un locale hanno pagato i doppi vetri agli inquilini del primo piano - racconta Madela Canepa, del comitato Arco-Sempione -. La ztl nelle ore notturne è l’unica soluzione possibile». Non per i tecnici del settore Pianificazione e mobilità del Comune, però. «Quella dell'Arco della pace è già una ztl naturale - dicono -. Per parcheggiare ci sono solo strisce gialle, questo esclude i non-residenti. Le telecamere non servirebbero a nulla e graverebbero sulle casse pubbliche, ognuna costa 50mila euro». Ma Palazzo Marino sostiene comunque costi elevati data la presenza, ogni notte dalle 20.30 alle 2.30, di sei vigili urbani a controllare la zona. Nel 2008 gli agenti hanno compilato 30mila verbali per sosta vietata. «È evidente che le multe non bastano - continua Marco Fogliatti, del comitato di quartiere -. L’unica soluzione è impedire a macchine e moto di arrivare e controllare il flusso di gente che affolla i 25 locali della zona. Poi chiediamo l’insonorizzazione dei tram». Contrari alla ztl sono i proprietari di bar e night club. «Facciamo di tutto per rispettare le esigenze dei residenti, ma sarebbe sbagliato desertificare questo luogo - spiega Fabio Acampora, di Asco-Arco della pace -. Noi diamo lavoro a 500 persone e la scorsa estate abbiamo speso 30mila euro per gli steward.

La soluzione non è chiudere la zona, ma accordarci con la polizia locale per far sostare i clienti nella parte di corso Sempione aperta al traffico, utilizzando magari una porzione del viale». «Una ztl notturna nell’area Sempione è la soluzione migliore, che va incontro alle esigenze dei residenti senza danneggiare i commercianti», ha detto il vicesindaco Riccardo De Corato.

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