Leggi il settimanale

Giorgia Meloni

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata al museo delle Belle arti di Budapest per il Demographic Summit, il summit sulla natalità che si tiene in Ungheria. Al suo fianco il presidente ungherese Katalin Novák. La premier presenzierà il panel "La famiglia è la chiave della sicurezza" con il primo ministro ungherese Viktor Orbán, il presidente della Bulgaria Rumen Radev e la vicepresidente della Tanzania Philip Isdor Mpango. A seguire un incontro privato con Orbán.

Adalberto Signore
Meloni a Budapest: l'arrivo al Demographic Summit

"Giorgia Meloni è incapace di risolvere i problemi migratori per la quale è stata eletta". A parlare non è un esponente dell'opposizione al governo italiano, ma Gérald Darmanin, il ministro dell'Interno della Repubblica Francese, Stato sulla carta alleato di Roma, con cui condivide anche una delicata frontiera. Le parole, ritenute "inaccettabili" dal capo della Farnesina Antonio Tajani, hanno scatenato una crisi diplomatica tra i due Paesi. Il ministro degli Esteri italiano era atteso stasera per un bilaterale a Parigi con la sua omologa Catherine Colonna, ma l'incontro è stato cancellato dopo l'intervento di Darmanin. "Il governo di estrema destra della signora Meloni è stato scelto dagli amici di Marine Le Pen", ha proseguito il ministro dell'esecutivo nominato da Emmanuel Macron. "La verità è che in Tunisia c'è una situazione politica che porta molti bambini a dirigersi verso l'Italia e l'Italia non è in grado di gestire questa pressione migratoria. La signora Meloni è come la signora Le Pen: dice 'vedete questo, vedete quello'. Ciò che stiamo vedendo è che l'Italia si trova in una grave crisi migratoria".

Gianluca Lo Nostro
Il ministro francese Darmanin contro Meloni: "Incapace, governo scelto da amici di Le Pen"

"Vi assumo", scherza così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con un gruppo di bambini dell'elementare Ponte Galeria che ha iniziato a scandire il suo nome in coro, sventolando bandierine tricolori. Il premier si è quindi fermato tra loro per un selfie

Agenzia Vista
"Vi assumo". Meloni scherza coi bambini che gridano il suo nome

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, visitando il villaggio dell'Aeronautica militare allestito in piazza del Popolo per i 100 anni della forza aerea, si è seduta ai comandi di un aereo caccia F35. Mentre saliva sulla scaletta per entrare nel cockpit, un gruppo di bambini dell'elementare Ponte Galeria ha iniziato a scandire il suo nome in coro, sventolando bandierine. Il premier si è quindi fermato tra loro per un selfie tricolore

Agenzia Vista
"Giorgia Meloni!". Il coro dei bimbi per il premier e i selfie

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, visitando il villaggio dell'Aeronautica militare allestito in piazza del Popolo per i 100 anni della forza aerea, si è seduta ai comandi di un aereo caccia F35

Agenzia Vista
Meloni "pilota" ai comandi di un F35

"Problemi come l'Adige che si prosciuga sono figli di cosa è stato fatto di sbagliato in passato, non penso di essere riuscita a prosciugare l'Adige in cinque mesi. Neanche fossi Mosè". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati nelle repliche alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, rispondendo a Bonelli che ha portato le pietre dell'Adige in Aula

Agenzia Vista
Meloni zittisce Bonelli: "Manco fossi Mosè"

"Lei continua a ridere, presidente. Non c'è problema. È una questione di stile, lo ribadisco. Evidentemente non ha alcun argomento per controbattere, se non fare della demagogia spicciola". Lo ha affermato il co-portavoce di Europa verde, e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, in Aula alla Camera, rivolgendosi a Giorgia Meloni, nel corso della discussione sulle comunicazioni del capo del governo in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e dopodomani. Bonelli stava parlando della questione della siccità, mostrando all'emiciclo due sassi, presi nel fiume Adige in secca

Agenzia Vista
In Aula Bonelli mostra i sassi dell'Adige in secca

Noi inviamo armi all'Ucraina anche per poter tenere la guerra lontana dal resto d'Europa e da casa nostra. Raccontare agli italiani che se non fornissimo armi all'Ucraina si potrebbero aumentare le pensioni o ridurre le tasse è una menzogna che intendo chiamare con il suo nome". Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, aggiungendo che si tratta di una "propaganda puerile" quella ferma sulle posizioni richiamate. Un standing ovation ha dato sostegno alle parole della premier, che ha ringraziato i Senatori

Agenzia Vista
Meloni parla delle armi all'Ucraina: standing ovation in Aula
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica