
In Iran ha vinto la «speranza». Questo il nome della lista dei riformisti guidata dal presidente Hassan Rhouani che si è affermata nelle elezioni di domenica. I riformisti hanno fatto il cappotto a Teheran, con 30 seggi su 30, mentre nel resto del Paese la situazione sembra più equilibrata, anche se la pattuglia di indipendenti eletti in queste zone rafforza l’affermazione dei moderati

L'opinione pubblica internazionale si esalta per la vittoria dei riformisti. Inutile illudersi: il potere è sempre in mano ai radicali

Alle urne premiata la linea di apertura con Rohani. Così Teheran strizza l'occhio all'Occidente

L’elettorato ha di fatto premiato l’apertura alla “persiana” (stringere accordi economici con l’Occidente pur congelando l’apparato istituzionale) di Rohani ma a trionfare rimane la “maggioranza silenziosa”

Elezioni per il parlamento. Scontro tra i due contendenti: Khamenei contro Rouhani

Un risarcimento di 5000 dollari in contanti alle famiglie dei martiri palestinesi uccisi nell’ultima sanguinosa spirale di violenza con Israele.

Il video è stato diffuso nelle ore scorse dalle principali tv iraniane e saudite. La sessione di gioco “Long Distance Sniper Mission” è disponibile da anni anche su YouTube

Il piano “Nitro Zeus” è un imponente attacco hacker progettato dal Cyber Command per disabilitare le difese aeree dell'Iran. E' stato strutturato per “spegnere” l’Iran prima di un massiccio attacco degli Stati Uniti che avrebbe dovuto azzerare ogni capacità militare di rappresaglia di Teheran.

I diretti antagonisti dei Su-30 iraniani sarebbero i caccia israeliani ed americani. Accordo formalizzato già nelle prossime ore a Mosca

La produzione del petrolio verrà "congelata" al livello dell’11 gennaio. Lo riporta la Tass, citando il ministro dell’Energia del Qatar. È il risultato del meeting a Doha tra ministri dell’Energia e del Petrolio di alcuni Stati membri Opec, come Arabia Saudita e Venezuela, e la Russia
