
Tra toni astiosi e critiche a tutto campo contro governo e Cavaliere, il leader Fli scopre le carte: chiede un posto al sole ("Sarò la terza gamba"), dice no alla crisi però pretende la nuova legge elettorale. Berlusconi: vuole solo demolirmi, punta al governo tecnico. Tulliani, seduta in prima fila, snobbata dalla platea
Il premier in un messaggio ai Promotori della Libertà: "Sarebbe imperdonabile che per puri interessi personali e di parte il sostegno al governo venisse meno tradendo il mandato e la fiducia degli elettori". Poi si rivolge ai finiani: sarà ricandidato chi resta con noi. Sulla mozione di fiducia al governo "non ci sarà il testo breve". Poi denuncia: "Tentativo eversivo della sinistra con il soccorso dei magistrati". Replica di Bersani: "In tutte le democrazie del mondo l’opposizione vuole mandare a casa il governo"
Il Senatùr meno ottimista: "E' possibile ricomporre questa frattura, però è difficile, è come quando due innamorati litigano". Poi accusa Fini: "Si è pentito di aver chiuso il suo partito e quindi cerca di tornare sui suoi passi. Spero che non faccia casini"
Dopo l'attacco di Bossi a Casini, i centristi rispondono al Senatùr: "Così gli italiani potranno capire chi lo ostacola veramente". La reazione di Bossi: "Sono ciò che resta dei democristiani, furfanti che tradivano il nord". Poi Casini: "Così dimostra quale errore è stato mettere il Paese in queste mani". Ma Berlusconi vuole rimpiazzare Fini con Casini
Salta il bluff sul dialogo con il Pdl. Il giornale di Rossi attacca Berlusconi. Ma il coordinatore del movimento si dissocia e Fli smorza i toni. Granata lancia il nuovo partito: "Una nuova forza attorno a Fini". E al premier dice: "Recuperi me, cacciando Dell'Utri, Cosentino e Verdini"
Il leader leghista: "Basta attacchi a Napolitano". Fissato a Palazzo Grazioli l'incontro del premier con i capigruppo e i coordinatori del Pdl. Berlusconi: "Ho già preparato un documento scritto da presentare all'incontro". Colloquio tra Fini e Letta alla camera ardente di Cossiga
Dopo l'intervista di Napolitano all'Unità con il Quirinale che frena sul voto anticipato e chiede di fermare gli attacchi a Fini la maggioranza fa quadrato. Schifani: "I governi sono scelti dagli elettori". Cicchitto: "In caso di ribaltone manifestazioni in parlamento e nel Paese". Il segretario del Pd: "La Costituzione di Arcore non esiste, il premier rispetti quella su cui ha giurato". Di Pietro: "Napolitano faccia l'arbitro"
La tattica del Cavaliere è aprire una crepa nel Fli: arginare i falchi per ottenere la fiducia sui 4 punti ed evitare il voto. L’atteggiamento da parte di Fini è quello dell’attesa: "Vedremo se alle parole seguiranno i fatti". Cicchitto ai finiani: "Basta copiare Travaglio"
A chi gli chiede di verificare l'esistenza della maggioranza in parlamento il presidente del Consiglio risponde: "Abbiamo adottato quattro provvedimenti contro tante chiacchiere". E li elenca: manovra finanziaria, riforma università, codice della strade e aiuti al cinema. Ma l'opposizione insiste. Casini: "Serve un governo di responsabilità nazionale che affronti le riforme". E il Pd: "La maggioranza non esiste più". Ma il Cavaliere: "Il governo non è a rischio". E Bossi dice no a governi tecnici: "Lo impediremo, allora meglio le elezioni"
Intervista del presidente della Camera al Foglio che cerca la tregua con il Cav: "Si deve resettare tutto per scrivere un nuovo capitolo. In ballo la credibilità del centrodestra. Onoriamo l'impegno con gli elettori. Mai pensato a repulisti giustizialista". Bossi sulle frizioni nel Pdl: "Berlusconi e Fini? Se non si trovano ognuno andrà per la sua strada. Ma niente voto". Il Cavaliere: "Anche se ci dovessero essere divaricazioni nel partito, i numeri sono abbondanti e non cambia l'esecutivo". Sul ddl intercettazioni: "Troppe modifiche, tentato di ritirarlo"