C'è sempre una goccia che fa traboccare il vaso quando è colmo. La "trovata" del Tribunale di Milano di sottoporre Silvio Berlusconi ad una perizia psichiatrica nell'ennesimo processo a cui è sottoposto nella sua vita, è la classica goccia.

C'è sempre una goccia che fa traboccare il vaso quando è colmo. La "trovata" del Tribunale di Milano di sottoporre Silvio Berlusconi ad una perizia psichiatrica nell'ennesimo processo a cui è sottoposto nella sua vita, è la classica goccia.
Inchiesta aperta nel 2013. Però da allora non ha fatto passi avanti. La colpa non è del Cav, ma della lentezza della procura milanese
Il Cavaliere avrebbe accettato la visita medica. Ma ha deciso di ribellarsi alla richiesta del Tribunale: "Evidente pregiudizio contro di me". Da qui la decisione a sorpresa: "Si proceda in mia assenza in questo processo ingiusto."
Il presidente dei penalisti: "Verso Berlusconi c'è particolare animosità. Per valutare le conseguenze cardiache dello stress, che cosa c'entra lo psichiatra?"
La perizia psichiatrica chiesta dai giudici del processo Ruby ter ha scatenano una ridda di reazioni nel mondo politico. E in particolare in Forza Italia. Viene considerato un attacco all'uomo di Stato e all'imprenditore per minarne la credibilità.
Una sconfitta contro il Cav delegittimerebbe un ufficio già lacerato da faide e veleni
Il tribunale di Milano ha disposto un accertamento medico sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, imputato nel processo cosiddetto Ruby ter. L'udienza di oggi è stata rinviata per conferire l'incarico ai periti e "poter prendere una decisione motivata e ragionata" sulla possibilità del Cavaliere di prendere parte al processo
La Bassani lascia Tempio Pausania. Allarme del procuratore: "Ufficio sotto organico"
Il cardinale, alla sbarra per lo scandalo del palazzo di Londra, cita Perlasca e Chaoqui
Via al processo. Tra gli imputati ci sono il governo Conte e la Lombardia