Immigrazione clandestina, 18 misure cautelari per traffico tra Sicilia e Tunisia

La base operativa della presunta associazione per delinquere è stata individuata alla periferia della città di Niscemi, all'interno di una vecchia masseria, dove insiste anche un campo volo privato, il cui proprietario, un imprenditore agricolo niscemese, è oggi indagato e destinatario della misura cautelare in carcere perchè ritenuto tra i capi del sodalizio criminale. Nel corso dell'indagine è stato possibile ricostruire la presunta organizzazione di più viaggi organizzati dalla Tunisia alle coste italiane. Grazie alla stretta collaborazione della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo, è stato possibile individuare l'imbarcazione durante le fasi di rientro dalle coste tunisine, identificando così gli scafisti facenti parte dell'organizzazione criminale.Le complesse fasi dell'organizzazione del traffico di migranti, come detto, sono state oggetto di attività di intercettazioni telefoniche disposte dall'Autorità Giudiziaria. L'attività ha permesso di far emergere la determinazione, da parte degli scafisti, di sbarazzarsi dei migranti in alto mare qualora necessario, ovvero in caso di avaria dei motori. Polizia (Alexander Jakhnagiev)

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