Commissione AI, Padre Benanti: "Prima grande sfida è difendere giornalisti e sistema"

"Come commissione vogliamo guardare che tipo di impatto può avere questa nuova forma di automazione in un settore specifico come quello dell'informazione e dell'editoria. Abbiamo voluto prima di tutto ascoltare i giornalisti, gli editori e i player tecnologici. Sono emersi tre grandi temi: il primo è la figura del giornalista, figura fondamentale per nutrire quella parte dell'opinione pubblica e tutto ciò che sostiene il funzionamento democratico. Ecco, oggi il giornalista potrebbe essere un elemento secondario nella produzione della notizia: potrebbero esistere redazioni senza giornalisti, e questa è la prima grande sfida. La seconda grande questione emerge su come sia possibile avere giornalisti in un contesto democratico, e questo avviene solo se il settore dell'editoria è capace a mantenere tutto questo. Infine c'è il ruolo giocato dai grandi colossi della tecnologia, che al momento non rispondono alle logiche degli editori. Qui c'è un altro settore che si apre, e le difficoltà sono grandi, perché sono soggetti molto grandi, internazionali, e tutto va valutato anche in base a quello che l'Europa sta decidendo con l'AI Act". Lo ha detto padre Paolo Benanti, in audizione in commissione di Vigilanza Rai, nel suo nuovo ruolo di Presidente del Comitato per l’intelligenza artificiale istituito presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri. Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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