Il racconto dei cooperanti tornati da Gaza in conferenza stampa alla Camera. Le immagini

"Vivo come una sconfitta l'essere uscito da Gaza e sapere che nostri conoscenti sono rimasti indietro". A parlare è Jacopo Intini, Capo missione Ciss Palestina, intervenuto questo pomeriggio ad una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati. All'incontro, promosso dall'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), da Gazzella Onlus e da Assopace Palestina, sono intervenuti, alla presenza della deputata dem Laura Boldrini, i cooperanti usciti recentemente dalla Striscia di Gaza raccontando la situazione in Palestina. "Quella che abbiamo vissuto è stata un'esperienza fortunata - ha aggiunto Intini - abbiamo goduto di nostre strutture organizzative e del supporto indispensabile del nostro staff. Siamo qui anche grazie a loro. In un mese abbiamo cambiato la nostra posizione almeno 5 volte, abbiamo abbandonato le nostre guest house, considerate fino a poco tempo fa area verde, quindi sicura, oggi non è più così, abbiamo dovute lasciarle perché giravano voci di possibili bombardamenti". Intini ha spiegato di aver visto "rifugi che ospitano 35mila persone con 4 bagni. Questo da un'idea anche dei rischi sanitari che ci sono all'interno dei rifugi. Le persone bevono acqua di mare filtrata, con l'aggiunta di acqua distillata. È una catastrofe senza precedenti. Le vittime civili hanno superato quelle della guerra in Ucraina nel giro di un mese. Non ci sono medicinali né letti a sufficienza per soccorrere feriti. Ci sono casi di medici che in mancanza di disinfettanti hanno usato l'aceto per sterilizzare durante le operazioni, operazioni che, ormai, avvengono senza anestesia. Noi siamo fortunati - ha aggiunto - abbiamo un passaporto europeo e siamo potuti partire. Prima dell'evacuazione era giunta la notizia che avrebbero evacuato dei pazienti, non ci aspettavamo che saremmo usciti anche noi. Il valico di Rafah è ancora aperto, ma proprio oggi è arrivata la chiusura, non sono passate persone. Sappiamo che alcune ambulanze che dovevano essere evacuate oggi sono state bloccate". Infine, il cooperante ha chiesto "un cessate il fuoco", aggiungendo quanto sia grave il fatto che "personale delle Nazioni Unite sia vittima dei bombardamenti, 87 persone, è la prima volta che c'è un impatto così grande, sono stati colpiti anche gli ospedali". E proprio sulla situazione degli ospedali è intervenuta Giuditta Brattini, Volontaria Gazzella Onlus nella Striscia di Gaza. (Alexander Jakhnagiev)

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