Anniversario rogo Primavalle, Rampelli: "Mai più odio feroce e violenza assassina"
"Parlamentari della Repubblica italiana, eredi degli anni di piombo, conquistiamo la verità storica, costruiamo la memoria condivisa, onoriamo così la memoria di chi non c'è più, costi quel che costi. Mai più odio feroce e violenza assassina, negli anni Settanta ci fu una guerra civile strisciante, si poteva morire per un giornale portato in tasca, la frequentazione di un bar sbagliato, un abbigliamento politicamente targato, prima di uscire da casa era bene affacciarsi dalla finestra e controllare chi c'era in giro, si rincasava in gruppo, una violenza disumana ha colpito ragazzi innocenti di destra e di sinistra, pieni di sogni e di voglia costruire un'Italia migliore. Ma c'era anche una violenza morale che colpiva soprattutto ragazzi di destra. Dovremmo ricordarlo cosa può capitare esagerando con le parole. Infine un giorno il Presidente Sandro Pertini andò a far visita a Paolo Di Nella, militante del Fronte della Gioventù sprangato mentre affiggeva manifesti e finito in coma, un gesto che resterà indelebile. Non ci furono vendette barbare, la mattanza finì”. Lo ha affermato Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia, vicepresidente della Camera, durante la commemorazione in Aula dei fratelli Stefano e Virgilio Mattei, a 50 anni dalla morte, presenti in tribuna i familiari delle vittime. Camera (Alexander Jakhnagiev)