Ciclismo

Giro, finale frenetico a Napoli: Milan bruciato in volata da Kooij

L'ultima tappa prima della giornata di riposo è dominata dalla lunghissima fuga di Maestri e Pietrobon, ripresi negli ultimi chilometri. Le azioni di Alaphilippe e Narvaez sembrano promettenti ma l'ecuadoregno viene ripreso a 50 metri dalla fine. L'azzurro sembra farcela ma viene beffato in volata dal giovane olandese

Giro, finale frenetico a Napoli: Milan bruciato in volata da Kooij
Tabella dei contenuti

Come l’anno scorso, l’arrivo sotto il Vesuvio è indigesto per Jonathan Milan. Ancora una volta il velocista friulano anticipa la volata sul traguardo di Napoli ma viene beffato all’ultimo secondo dall’olandese Olav Kooij, che vince per una mezza ruota. Tappa nervosa come previsto, dominata dalla lunghissima fuga degli azzurri Maestri e Pietrobon, che rimangono in testa fino a pochi chilometri dall’arrivo e decisa nell’ultimo tratto. Le tante curve ed i saliscendi facilitano l’azione di Julian Alaphilippe, che scatta sull’ultima salita ma non riesce a resistere alla rimonta del gruppo.

Jhonathan Narvaez prova lo scatto a qualche chilometro dall’arrivo e sembra che possa farcela: il gruppo accelera, con anche Pogacar a tirare la volata e lo riprende a poche decine di metri dal rettilineo finale. Milan parte in anticipo, sembra in grado di reggere ma viene rimontato negli ultimi metri dal giovane velocista olandese. Delusione cocente per l’olimpionico azzurro, che finisce secondo come nel 2023.

Maestri e Pietrobon ci provano

L’ultima tappa prima dell’agognata giornata di sosta del Giro 2024 sembra una replica della tappa dell’anno scorso, quando la fuga di giornata fu riassorbita dal gruppo a poche centinaia di metri dall’arrivo a Napoli. Per non saper né leggere né scrivere, appena il direttore di gara abbassa la bandiera, due ciclisti della Polti-Kometa salutano la compagnia e provano subito ad andarsene. Maestri e Pierobon sono specialisti delle fughe e riescono ad imporre da subito un ritmo insostenibile per l’unico inseguitore che si lancia dietro di loro, l’azzurro della Bardiani-Csf Tarozzi. Bastano pochi minuti per capire che le squadre top sembrano più interessate ad impedire che altri ciclisti si aggiungano alla fuga più che a riprendere il duo di testa.

I fuggitivi guadagnano secondi su secondi, fino a raggranellare un paio di minuti di vantaggio ma nessuno scommetterebbe sul fatto che siano in grado di arrivare fino a Napoli. Non molti si aspettavano un’azione del genere ma è anche possibile che le energie spese in salita ieri siano state troppe. A 160 chilometri dall’arrivo, la Alpecin si mette in testa per dare il ritmo al peloton ma non sono molti a dargli una mano: il vantaggio del duo di testa sale fino a circa 4 minuti. Una decina di chilometri dopo, sono quattro gli azzurri che provano ad inseguire Maestri e Pietrobon, ma Ballerini, Milesi, De Marchi e Bais non riescono ad evitare che il gruppo li riprenda nel giro di pochi chilometri. L’intenzione delle squadre top, a quanto pare, è di tenere i fuggitivi a circa due minuti, così da evitare problemi.

Giro 2024 tappa 9 Maestri Pietrobon fuga

Calma piatta fino alle salite

Dopo la serie di attacchi dei primi chilometri, il ritmo del gruppo cala ulteriormente fino ad una nuova accelerazione imposta ancora dalla Alpecin, che riduce il vantaggio del duo della Polti-Kometa a circa 1’30”. La situazione sembra cristallizzata, anche quando ci si avvicina al primo traguardo volante di giornata a Mondragone: se le prime due posizioni ed i relativi punti se li dividono Maestri e Pietrobon, la mini-volata alle loro spalle vede la spallata di Tim Merlier, con il velocista della Soudal-QuickStep che precede i rivali Milan, Kooij e Groves. L’azione del gruppo riprende vigore poco dopo, con sempre i ciclisti della Alpecin a spingere per ricucire la fuga prima del traguardo dell’InterGiro, dove in palio ci saranno anche tre secondi di abbuono.

L’aumento del ritmo gioca un pessimo scherzo a Geraint Thomas, che cade in una rotatoria piuttosto innocua con un paio di altri ciclisti: il gallese ha anche un problema meccanico e ci mette qualche secondo a risalire in sella ma non sembra avere conseguenze serie. Più dolorante, invece, il forte tedesco della Bora-Hansgrohe Schachmann: aiutati da alcuni gregari sono costretti ad accelerare per recuperare i 50 secondi che li separano dal gruppo maglia rosa prima della fase finale della tappa. Prima di raggiungere il traguardo dell’InterGiro, De Bod e Costiou provano uno strappo ma sono rapidamente recuperati dal gruppo, che continua a rosicchiare secondi al duo di testa. Geraint Thomas ed il quartetto della Ineos guidato da Filippo Ganna tornano nel peloton poco prima della mini-volata a Giugliano. Dietro a Maestri e Pietrobon stavolta è Groves a battere Merlier e Planckaert, approfittando del fatto che Milan non ha preso parte alla volata.

Alaphilippe, Narvaez ma vince Kooij

A 40 chilometri dall’arrivo, i fuggitivi iniziano ad affrontare l’unico Gpm di giornata, la salita di 4a categoria di Monte di Procida. Il vantaggio del duo della Polti-Kometa non è affatto rassicurante, poco più di un minuto e, appena la strada inizia a salire, le squadre dei leader della generale si mettono al lavoro ma il ritmo non è elevatissimo. La cosa potrebbe favorire i velocisti, anche se il finale nervoso potrebbe scompaginare le carte. La salita procede senza grosse emozioni, fino a quando Pietrobon riesce a precedere il compagno di fuga sul Gpm: alle loro spalle, a circa 30 secondi di distacco, il belga Hermans la spunta sugli altri. In coda al gruppo, però, Merlier, Lund e Dekker perdono contatto, finendo a più di un minuto dalla maglia rosa. Ai 30 chilometri dall’arrivo il gruppo ha nel mirino i fuggitivi, che pagano dazio pesantemente.

Giro 2024 tappa 9 Pietrobon Maestri fuga

L’azione importante arriva su un duro strappo al 15%, quando Alaphilippe e Conci si staccano dal gruppo e riprendono il duo di testa, raggiunti poi da Vermaerke ed Askey. Visto che il gruppo non trova una strategia comune ed è piuttosto sfilacciato, il gruppetto di testa guadagna una quindicina di secondi a circa 23 chilometri dal traguardo. Piccolo e Costiou si aggregano alla fuga ma quando la strada è meno nervosa, in testa al gruppo la Lidl-Trek inizia a preparare la volata per Jonathan Milan, che inizia a farsi vedere. A 20 chilometri dall’arrivo Alaphilippe e Costiou mettono un altro strappo, guadagnando un po’ di terreno nei confronti dei fuggitivi, mentre Conci, Pietrobon ed Askey sono ripresi dal gruppo. L’ex campione del mondo ed il ciclista bretone collaborano alla meglio mentre comunque è impressionante la prova di Mirco Maestri, ripreso a soli 14 chilometri dall’arrivo.

Giro 2024 tappa 9 Alaphilippe strappo
Fonte: Twitter (@giroditalia)

I lunghi rettilinei a Napoli facilitano il lavoro del peloton, che mette velocità importanti, guadagnando secondi su secondi sui due fuggitivi. Ai 9 chilometri dall’arrivo, però, la strada salirà di nuovo, il che potrebbe favorire un nuovo scatto: il gruppo, quindi, preferisce rallentare e tenere i due francesi a meno di dieci secondi. Il fondo stradale accidentato ed il vento contrario giocano contro a Costiou ed Alaphilippe, arrivato sulla salita finale, mette un’altra accelerazione. Il campione francese, però, viene ripreso e superato agevolmente dall’ecuadoregno Narvaez prima dello scollinamento. Alla fine della discesa il leader ha solo 9 secondi di vantaggio ma, a due chilometri dall’arrivo, il gruppo sembra esitare troppo: Consonni e Milan tentano un forcing finale, aiutati anche da Pogacar. Milan parte lunghissimo, tira forte ma viene bruciato sul filo di lana da Olav Kooij: grande delusione per il velocista azzurro, che ancora una volta arriva secondo a Napoli.

La classifica

Results powered by

com" data-ga4-click-event-target="external" target="_blank" rel="noopener">FirstCycling.com

Commenti