Cronaca locale

La violenza sessuale poi le frustate con la catena: l'aggressione choc dello straniero a Roma

Al Pigneto l'orrore di un 25enne del Bangladesh su una donna: prima mette le mani dappertutto, poi estrae la catena e sferra i colpi sul volto

Prima la violenta, poi la frusta con la catena: l'aggressione choc dello straniero a Roma

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Prima la violenta, poi la frusta con la catena: l'aggressione choc dello straniero a Roma

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Era uscita di casa per un aperitivo e non aveva la minima idea dell'orrore che avrebbe dovuto affrontare. Quella che doveva essere un'allegra serata in compagnia delle sue amiche si è trasformata in un incubo al Pigneto, quartiere di Roma. Prima è stata violentata, poi è stata colpita a più riprese con una catena. La donna ha lottato con tutte le sue forze e, nonostante il dramma vissuto, ha preso coraggio e ha denunciato tutto. A stretto giro sono partite le ricerche e un giovane cittadino del Bangladesh è stato fermato.

L'aggressione choc dello straniero

La vicenda è avvenuta nella serata di venerdì, poco prima delle ore 21. La donna stava attraversando la via Casilina in direzione Pigneto. In quel tratto di strada e in quel momento si trovava da sola e così l'uomo - che stava camminando nella direzione opposta alla sua - si è gettato sulla 36enne e da lì ha avuto inizio l'episodio deplorevole. Mani dappertutto, un incubo. Le urla. Lei ha provato in tutti modi a difendersi, a ribellarsi, ad allontanare il mostro che però non ha mostrato alcun segno di cedimento.

Anzi, lo straniero è andato ancora di più in escandescenza e - come se nulla fosse - ha deciso di rendere ancora più terribile la violenza verso la 36enne. Come riferito da Il Messaggero, il ragazzo ha messo le mani nella tasca del giubbetto e improvvisamente ha estratto una catena che di solito viene usata per legare la biciclette o il motorino. Sono seguite diverse frustate di cui la donna porta ancora i segni sul volto. Assicurata alle cure mediche del caso al pronto soccorso dell'ospedale Vannini, le sono state refertate dieci giorni di prognosi.

Fermato un 25enne del Bangladesh

La donna, dopo essersi salvata, non ha voluto far cadere tutte nel silenzio e - animata da un grande spirito di coraggio e determinazione - ha presentato denuncia al commissariato di Porta Maggiore. Si è rivelata fondamentale la descrizione per risalire all'identità del sospettato, un giovane dalla carnagione e dai lineamenti mediorientali. Le ricerche della polizia sono partite subito e sono state indirizzate tenendo in considerazione i dettagli forniti.

A tal proposito è stata cruciale la testimonianza di una signora che aveva assistito alla scena dalla finestra di casa e che avrebbe indicato l'aggressore con un frequentatore di un bar in zona Torpignattara, descritto come una persona molesta e violenta. Così un cittadino del Bangladesh di 25 anni è stato fermato con le accuse di violenza sessuale, porto di oggetti atti a offendere e lesioni; è stato portato a Regina Coeli in attesa di convalida.

Il racconto della vittima

Agghiacciante il racconto della vittima, che ha pensato di morire nel pieno dell'aggressione. "Me lo sono ritrovata davanti, mi ha messo le mani dappertutto. Io urlavo, mi sono ribellata, intorno a noi c'era gente ma nessuno interveniva", sono state le sue parole. La donna non ha avuto neanche il tempo di rendersi conto di ciò che stesse facendo l'uomo e da un momento all'altro ha subìto delle terribili frustate al volto.

"Mi colpiva con la catena. Ho temuto di morire, ho ancora i segni", ha raccontato la 36enne. La posizione del ragazzo straniero ora è al vaglio degli inquirenti. Di certo la donna non potrà cancellare l'orrore provato sulla propria pelle.

A metterla in salvo è stato un gesto di disperazione: "Mi sono salvata solo buttandomi di istinto in mezzo alla strada e chiedendo aiuto a un automobilista che mi ha fatto salire e portato via da lì".

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