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"Consideriamo doverosi gli indennizzi a favore delle vittime delle stragi naziste" e il Governo lo ha dimostrato con "l'avvenuto aumento nel 2023 del fondo che era istituito a questo scopo nel 2022. E quindi non può esserci un intento dilatorio o ostruzionistico, perchè non avrebbe senso decidere di stanziare delle risorse e poi impedire che quelle risorse vengano spese". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Question time della Camera. "Questo non toglie -ha aggiunto la premier- che l'avvocatura dello Stato debba fare il suo lavoro", che "consiste nel verificare che sussistano i presupposti per ottenere questo risarcimento: la ricostruzione del fatto storico all'origine del danno fino al rapporto di parentela che lega il richiedente alla vittima, visto che dato il tempo trascorso parliamo di discendenti". "La completezza del contraddittorio non è disattenzione verso le vittime, è rispetto della legge, rispettando la piena autonomia del giudice. È un lavoro necessario, perchè non dobbiamo dimenticare che le risorse che stiamo utilizzando sono comunque risorse dei cittadini e quindi è nostra responsabilità gestirle nel modo più corretto possibile. Credo -ha concluso Meloni- che sia soprattutto questo il lavoro che sta facendo l'avvocatura generale dello Stato". Fonte ideo: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Stragi naziste, Meloni: "Indennizzi doverosi, no interventi dilatori Governo"

"Attualmente sulla piattaforma sono presenti quasi 178 mila offerte di lavoro, oltre ai progetti ulteriori, e proposte per oltre 513 mila corsi di formazione, ma voglio segnalare anche a questo Parlamento che su 249 mila potenziali occupabili che negli ultimi mesi percepivano il reddito di cittadinanza, solo 55 mila hanno presentato domanda" per l'assegno di inclusione: "poco più del 22% della platea". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il Question Time in Aula alla Camera. "È possibile che alcune di queste persone abbiano trovato lavoro privatamente, ma è possibile anche che alcune di loro non cercassero un'occupazione o preferissero lavorare in nero: questa è la ragione per la quale sono molto fiera del lavoro che abbiamo fatto, perché se non sei disponibile a lavorare, non puoi pretendere di essere mantenuto con i soldi di chi lavora ogni giorno", ha aggiunto. Fonte ideo: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Solo 22% ex rdc ha richiesto supporto. Chi non vuole lavorare non può essere mantenuto"

"Abbiamo dimostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagarsi le campagne elettorali". Lo ha detto la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, rispondendo in Aula alla Camera dei deputati ad un'interrogazione sulle iniziative volte ad apportare, nell'ambito del negoziato tra le istituzioni europee, modifiche all'accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita raggiunto in sede Ecofin a dicembre 2023. Il deficit italiano al 5,3 per cento "è causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde delle terze case", ha concluso. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni a M5s: "È finita stagione soldi al vento per pagare campagne elettorali"

"Lei è un re Mida al contrario: lui tutto quello che toccava trasformava in oro, lei tutto quello che tocca distrugge". Lo ha rimarcato il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, replicando in Aula alla Camera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Conte a Meloni: "Lei è un Re Mida al contrario, ciò che tocca distrugge"

"Il Governo vuole difendere l'interesse nazionale, instaurando un rapporto più equilibrato con Stellantis, difendendo la produzione in Italia e garantendo livelli occupazionali e l'indotto dell'automotive. Per questo abbiamo sottoscritto un protocollo con le imprese della filiera della filiera automotive, è stato istituito un tavolo con tutti i soggetti che si relazionano con Stellantis e per questo abbiamo proposto incentivi come l'ecobonus per attirare nuovi investitori. Abbiamo modificato le norme, incentivando chi torna a produrre in Italia e dall'altra scoraggiando chi vuole delocalizzare, dovendo restituire ogni beneficio pubblico ricevuto negli ultimi 10 anni. Vogliamo tornare a produrre in Italia almeno 1 milione di veicoli l'anno con chi vuole davvero investire sull'eccellenza italiana" lo ha detto la premier Giorgia Meloni, durante il question time alla Camera. Courtesy: Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Automotive, Meloni: "Vogliamo favorire chi vuole davvero investire sull'eccellenza italiana"

"Il gruppo Fiat e i marchi italiani collegati rappresentano una parte importante della storia industriale nazionale e un patrimonio che merita la massima attenzione, e questo credo significhi avere anche il coraggio di criticare le scelte del management, come lo spostamento della sede fiscale all'estero, o l'operazione di presunta fusione tra il gruppo italiano Fca e il gruppo francese Psa che celava in realtà un'acquisizione da parte francese dello storico gruppo italiano tanto che oggi nel cda di Stellantis siede un rappresentante del governo francese, e non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengano conto molto più delle istanze francesi. In Italia siamo passati da oltre un milione di auto prodotte nel 2017 a 700mila nel 2022. In Italia sono andati persi oltre 7mila posti di lavoro. Noi vogliamo difendere l'interesse nazionale, instaurare un rapporto equilibrato con Stellantis, e il ministro Urso ha incontrato più volte le persone in questione per difendere i posti di lavoro. Con questo scopo è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il ministero e Stellantis e abbiamo previsto incentivi e misure di sostegno per attrarre nuovi investitori e costruttori. In ultimo abbiamo modificato le norme incentivando chi torna a produrre in Italia e scoraggiando chi delocalizza, che dovrà restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuto negli ultimi dieci anni. Vogliamo tornare a oltre un milione di auto prodotte in Italia. Se si vuole vendere un'auto sul mercato mondiale pubblicizzandola come gioiello italiano, quell'auto deve essere prodotta in Italia". Lo ha detto in Aula alla Camera la premier, Giorgia Meloni, rispondendo al question time a un'interrogazione di Azione-Per presentata da Matteo Richetti. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Stellantis, Meloni: "Difendiamo interessi italiani, penalizzare chi delocalizza"

"L'Italia ha sempre ribadito che il popolo palestinese ha diritto a uno Stato indipendente, sicuro ed economicamente prospero: è una posizione che questo governo ha ribadito banalmente perché è una soluzione giusta, necessaria e nell'interesse dei palestinesi ma, a nostro avviso, anche nell'interesse di Israele. È la ragione per la quale posso dire che non condivido la posizione recentemente espressa dal primo ministro israeliano sulla materia". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il premier time in Aula alla Camera. "Spero che si convenga sul fatto che il riconoscimento non può essere richiesto unilateralmente" e "che la precondizione per qualsiasi ipotesi di trattativa in questa direzione è il riconoscimento da parte degli interlocutori di Israele, del diritto all'esistenza dello stato ebraico e del diritto per i suoi cittadini a vivere in pace e in sicurezza". Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Non condivido posizione Netanyahu, Palestina ha diritto a un proprio Stato"

Al via la missione del ministro degli Esteri Antonio Tajani in Medio Oriente. Il vicepremier si recherà a Beirut, Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah. In relazione alla situazione nella Striscia di Gaza, Tajani ha ribadito l'impegno dell'Italia per scongiurare il rischio di un allargamento del conflitto e favorire una de-escalation, sottolineando l'urgenza di ripristinare al più presto un orizzonte politico verso una soluzione a due Stati, si legge in una nota della Farnesia. Nella giornata di oggi, mercoledì 24 gennaio, in Libano, sono previsti incontri con esponenti governativi di primo piano e la visita alla Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL). Da lì si Tajani collegherà con il contingente italiano presso la Missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), dove l'Italia è presente con 1.062 soldati. La Missione MIBIL svolge dal 2015 attività di addestramento in favore delle Forze Armate libanesi per accrescerne la capacità di controllo del territorio. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani arrivato a Beirut, in Libano. Al via missione in Medio Oriente

"Questo è l'unico Governo che ha scritto una vera pagina di storia, introducendo nella finanziaria del 2023 l'obbligo dei Lep e poi febbraio del 2023 ha presentato la legge Calderoli sull'autonomia" lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando l'approvazione al Senato della legge sull'autonomia differenziata. (Alexander Jakhnagiev)

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Autonomia differenziata, Zaia: "Il Governo ha scritto una pagina di storia"

È bufera per la conferenza stampa, svoltasi in sala stampa a Montecitorio, di tre studiosi del centro studio Machiavelli, dal titolo “Biopoetica, breve critica filosofica all'aborto e all'eutanasia”. La saletta è prenotata da un parlamentare della Lega, simone Billi, che però è assente all'evento. Nel corso della presentazione della pubblicazione, durata circa un'ora, i due relatori chiedono, tra le altre cose, che vada "riscritta" la legge 194 in senso "restrittivo". "Il caso dello stupro è un finto dilemma morale, si tratta di un caso delicato, perchè non c'è uno che perde e l'altro che guadagna: il feto perde e la madre guadagna, in termini puramente logici", afferma Maria Alessandra Varone, ricercatrice all'Università di Roma Tre, che ha curato la pubblicazione, insieme a Marco Malaguti ricercatore del centro Machiavelli. "Nulla toglie che questo bambino venga poi dato in adozione, nulla toglie che questa madre possa portare avanti la sua vita con lui: questo non l'autorizza ad ucciderlo, perchè di questo si tratta e bisogna aver il coraggio di usare le parole consone", continua Varone. Le affermazioni degli studiosi, riprese dalla stampa oggi, scatenano le proteste delle opposizioni, che accusano la Lega di posizioni "oscurantiste sull'aborto". Ma Billi interviene e chiarisce che quelle espresse dagli studiosi del centro studi non sono in alcuno modo le sue posizioni nè quelle della Lega, che è tradizionalmente per la "libertà di scelta". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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No all'aborto in caso di stupro, bufera su conferenza centro Machiavelli promossa dal leghista Billi
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