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“No, non ne abbiamo discusso. Noi pensiamo che quello che dovrebbero fare è fermarsi lungo la linea di battaglia dove si trovano ora. Il resto è molto duro da negoziare. Ci sono così tante differenze. Quello che dico è che dovrebbero fermarsi ora lungo le linee del fronte, tornare a casa, smettere di uccidere. Il Donbass dovrebbe rimanere così com’è ora e le due parti potranno negoziare qualcosa più avanti”, lo ha detto Trump alla stampa sull’Air Force One. WhiteHouse (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra Ucraina, Trump: Non ho discusso di Donbass con Zelensky, si fermino su linee del fronte

“Più vicine sono le posizioni dell'esercito russo, maggiori sono le sfide. Stiamo preparando una gamma completa di risposte, tra cui il potenziamento delle nostre risposte a lungo raggio al terrorismo russo contro le infrastrutture ucraine. Abbiamo preso decisioni sull'invio di elicotteri aggiuntivi e sul rafforzamento complessivo della nostra aviazione da combattimento. Ho incaricato il team competente di preparare tempestivamente tutta la documentazione necessaria per gli accordi con la parte americana sull'approvvigionamento di sistemi di difesa aerea". Così il Presidente ucraino Zelensky in un video. Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra Ucraina, Zelensky: Potenzieremo dotazioni armi a lungo raggio

"Il post di Trump? Noi abbiamo sempre lavorato con l'Ue e grazie all'Italia si è potuto fare qualche importante passo in avanti. E con il commissario Šefčovič lavoriamo in perfetta sintonia" così il Ministro Tajani a Portorose, in Slovenia, dove si trova per il vertice Med9. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: Il post di Trump? "Noi abbiamo sempre collaborato con l'Ue"

“L’Ucraina non ha mai cercato la guerra. Abbiamo concordato un cessate il fuoco incondizionato, cercato opportunità di pace e ripetutamente suggerito al mondo come fermare gli attacchi in cielo, terra e mare. Ma è la Russia che rallenta costantemente questo processo: manipola, ritarda i negoziati, terrorizza il nostro popolo con attacchi aerei e aumenta gli assalti al fronte”. Lo ha detto Zelensky potando il video con attacchi di droni e bombe russe utilizzate nell'ultima settimana in Ucraina. Zelensky (Alexander Jakhnagiev)

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Le distruzioni in Ucraina dell’ultima settimana di bombardamenti russi

"Non sono rappresentativi di questo Paese. Immagino che siano stati pagato da Soros e da altri pazzi della sinistra radicale. Le manifestazioni erano molto piccole, molto inefficaci e la gente sembrava fuori di testa. Quando guardi quelle persone, quelle non sono rappresentative della gente del nostro Paese. E comunque, non sono un re. Non sono un re. Mi impegno a fondo per rendere grande il nostro Paese. Questo è tutto. Non sono affatto un re", così Trump risponde ai cronisti a bordo dell'Air Force One sulle proteste contro di lui andate in scena nelle grandi città americane intitolate "No Kings" dai suoi oppositori. WhiteHouse (Alexander Jakhnagiev)

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Trump: Manifestanti "No Kings" pagati da Soros. E comunque, io non sono un Re

"Dobbiamo far sì che la tregua diventi una vera pace. C'è molto da fare. L'Italia è in prima linea. Stiamo lavorando con la Giordania e con l'Egitto. Parteciperemo al vertice sulla ricostruzione" così il Ministro Tajani a Portorose, in Slovenia, dove si trova per il vertice Med9. (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra Gaza, Tajani: "C'è molto da fare perché la tregua diventi pace"

"La nostra forza, la forza dell'Occidente, nasce da un'eccellenza individuale senza pari. La voce singolare e potente della libertà. Ma essa si perfeziona solo quando l'intera orchestra suona insieme in un'armonia impeccabile e potente. Questa eredità è il motivo per cui non dobbiamo mai perdere di vista ciò che ci unisce. La nostra forza, la forza dell'Occidente, nasce da un'eccellenza individuale senza pari. La voce singolare e potente della libertà. Ma essa si perfeziona solo quando l'intera orchestra suona insieme in un'armonia impeccabile e potente. Questa eredità è il motivo per cui non dobbiamo mai perdere di vista ciò che ci unisce". Così la premier Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato in occasione del 50esimo anniversario della Niaf, la National Italian American Foundation. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni al Niaf: Gli Usa e l'Italia sono le colonne del mondo libero

"So che ci sono forze che cercano di dividerci, di ridefinire la nostra storia e di distruggere le nostre tradizioni condivise. La chiamano cultura woke. Cercano di cancellare la nostra cultura. Si sbagliano. Tentare di eliminare il Columbus Day non è solo un attacco a una statua o a una data sul calendario. È un tentativo di cancellare la storia fondativa degli italo-americani", di "negare il posto duramente conquistato che essi occupano nel tessuto di questa nazione. Non glielo permetteremo. Il Columbus Day è qui per restare. Permettetemi di citare la splendida proclamazione che il Presidente Trump ha emesso la scorsa settimana. Egli ha detto: 'Mentre celebriamo l'eredità di Colombo, riconosciamo anche i contributi degli innumerevoli italo-americani che, come lui, hanno contribuito senza sosta alla nostra cultura e al nostro modo di vivere. Ancora oggi, gli Stati Uniti e l'Italia condividono un legame speciale, radicato nei valori senza tempo della fede, della famiglia e della libertà'. Ben detto, Presidente Trump. Grazie". Così la premier Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato in occasione del 50esimo anniversario della Niaf, la National Italian American Foundation. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni alla Niaf: Cultura woke vuole cancellarci, si sbagliano
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