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"A chi è beneficiario di concessioni, di interventi pubblici, di risorse pubbliche, non deve essere permesso di finanziare la politica. Altrimenti nessuno potrà escludere che quella concessione sia stata ottenuta a fronte di un finanziamento. Con questa legge noi diciamo che solo gli imprenditori puramente privati, quelli che non vivono dell'elemento della concessione, possono finanziare la politica. È una norma di trasparenza, ma è anche una norma che assicura l'autonomia della politica verso il potere economico" lo ha detto Matteo Richetti di Azione, a margine della conferenza in cui ha annunciato la presentazione di proposta di legge per la trasparenza e limiti al finanziamento privato dell’attività politica, tenutasi presso la sala stampa della Camera dei Deputati. (Alexander Jakhnagiev)

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Richetti (Azione): "Serve una norma per rendere la politica autonoma dal potere economico"

"Io sono credo il più grande avversario del superbonus: non l'ho mai votato e l'ho sempre contrastato. Ma c'è un punto: i provvedimento retroattivi non funzionano. Noi provammo a farli con gli incentivi alle rinnovabili e non funzionò. Per altro ci beccammo anche un sacco di cause. Il mio consiglio a Giorgetti è di stare attento, perché così rischia di montare un grande macello per una cosa che o non funziona o darà un gettito limitatissimo" così il leader di Azione Carlo Calenda, a margine della conferenza in cui ha annunciato la presentazione di proposta di legge per la trasparenza e limiti al finanziamento privato dell’attività politica, tenutasi presso la sala stampa della Camera dei Deputati. (Alexander Jakhnagiev)

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Superbonus, Calenda: "Giorgetti stia attento perché le norme retroattive non funzionano"

"La riforma è una riforma necessaria. Io penso che con l'elezione diretta del capo del Governo si rimettano le decisioni nelle mani dei cittadini", le parole di Giorgia Meloni all'evento del quotidiano La Verità. / Youtube Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Premierato, Meloni: "Riforma necessaria"

"Quando c'è una votazione con un sistema elettorale maggioritario, come quello per la Camera e per il Senato, è giusto che si confrontino i leader delle due coalizioni. Si ricordino ad esempio i confronti televisivi che ebbe Berlusconi con Occhetto o con Prodi. Le europee invece sono una votazione con sistema proporzionale, dunque ogni partito corre da solo con il proprio simbolo. Pertanto non è detto che ogni partito si riconosca al 100% in quel che dice il partito più grande della coalizione di cui fa parte.. Penso dunque che sia giusto fare come in America, cioè un confronto tra tutti i leader delle forze politiche con un tempo determinato. Bisogna rispettare la par condicio" lo ha detto il Ministro degli Esteri, nonché leader di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine dell'incontro con il presidente di Confcommercio Sangalli. (Alexander Jakhnagiev)

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Europee, Tajani: "Il confronto Meloni-Schlein? Bisognerebbe rispettare la par condicio"

"Ci sono dei moti protesta nelle università legati a una minoranza. L'importante è che la voce dei manifestanti sia soltanto una voce e non si trasformi in violenza, perché la violenza non è mai accettabile. L'importante è che siano sempre manifestazioni democratiche del proprio pensiero, l'espressione del proprio pensiero che sarebbe giusto fare, ma l'importante è che la manifestazione del pensiero non si trasformi in limitazione del pensiero altrui, in scelte violente e, soprattutto, aggressione alle forze dell'ordine" lo ha detto il Ministro degli Esteri, nonché leader di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine dell'incontro con il presidente di Confcommercio Sangalli. (Alexander Jakhnagiev)

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Tajani: "Le proteste dei giovani? Hanno diritto di esprimere le idee purché non diventino violenti"

"io non ho mai pensato a fare un rimpasto di governo. Se posso essere sincera, è una delle tantissime ricostruzioni, diciamo così, un po' forzate che leggo spesso, ma non ho mai pensato a fare un rimpasto di governo", le parole di Giorgia Meloni all'evento "Il giorno de La Verità" del giornale La Verità. / Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Non ho mai pensato a un rimpasto di Governo"

"Il mondo che vorrei anche contribuire a costruire in questa nazione è un mondo nel quale quello che puoi fare nella vita non è determinato dalla condizione dalla quale provieni, ma è determinato dalla tua disponibilità al sacrificio, dalla tua capacità di lavorare. E quindi non ci sono i dottori e i pesciaroli ci sono i cittadini e ciascun cittadino contribuisce al meglio delle sue opportunità e delle sue possibilità a fare la grandezza della nostra comunità nazionale. Io la vedo così", le parole di Giorgia Meloni a "Il Giorno de La Verità" l'evento del quotidiano La Verità. / Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Paese che vorrei costruire è quello in cui non contano le condizioni da cui si proviene"

Sul caso del governatore della Liguria Toti, a margine dell’evento “Il giorno de La Verità” organizzato dal giornale La Verità la Premier Meloni ha affermato: “Preoccupata per il caso Toti? Aspettiamo, Toti ha detto che avrebbe letto le carte e dato delle risposte, penso che sia il minimo indispensabile per un uomo che sta governando molto bene la sua Regione aspettare quelle risposte e valutare”. (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni sul caso Toti: "Ha governato molto bene, aspettare sua risposta è il minimo"
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