Alessandra Benignetti

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Nata nel 1987, vivo da sempre a Roma, città che amo. Sono laureata cum laude in Scienze Politiche all'Università La Sapienza, giornalista pubblicista, moglie e mamma. Appassionata di geopolitica e relazioni internazionali, per il Giornale.it realizzo video reportage e inchieste seguendo da vicino i fatti di cronaca e l'attualità. Il mio obiettivo? Raccontare la realtà senza filtri e descrivere i fatti con obiettività, con uno sguardo sempre oltre il sipario.

L’esercito di Assad avanza a nord di Palmira, nei pressi delle antiche cave della città, dove anticamente si estraeva la pietra dura calcarea che serviva a realizzare statue ed opere architettoniche. Come il celebre teatro romano, dove si svolgevano balletti e rappresentazioni teatrali, e che da mesi è divenuto tristemente famoso per essere il palcoscenico delle esecuzioni dell’Isis

Alessandra Benignetti
Le armi chimiche di Al Nusra

Non solo Isis. Nello scacchiere libico anche fazioni jihadiste e tribù. Tripoli minaccia: "Non accetteremo intervento straniero"

Alessandra Benignetti
Libia, i mille volti della guerra

Dopo il vertice Ue-Turchia sui migranti di ieri, i Paesi Visegrad si schierano contro il piano di ricollocazione proposto dalla Commissione europea e contro la proposta di reinsediamento della Turchia. Ieri il no ai "ricollocamenti forzati" è arrivato anche dal ministro degli Esteri polacco a colloquio con Gentiloni

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Il ministro degli Esteri polacco Witold Waszczykowski e Paolo Gentiloni

IlGiornale.it è andato a conoscere le storie di alcuni dei 93 rifugiati siriani arrivati in Italia da Beirut attraverso l'iniziativa dei corridoi umanitari

Alessandra Benignetti
Dalla Siria in Italia, con i corridoi umanitari

Si torna a parlare di una eventuale spartizione della Siria, come soluzione al conflitto siriano. Il primo ad accennare ad una soluzione di questo tipo era stato Henry Kissinger, nel giugno del 2013. Intervenendo alla Gerald R. Ford School of Public Policy, l’ex segretario di Stato americano, parlando del conflitto in Siria, pose infatti l’accento sulla realizzazione di un eventuale “piano b”, insomma di una strategia per uscire dall’impasse siriana, basata sulla ridefinizione dell’assetto statuale siriano seguendo delle linee di frattura etniche e religiose

Alessandra Benignetti
Il premier Medvedev e Assad a Damasco nel 2010
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