Il nordafricano, già noto alle forze dell'ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, è irregolare sul territorio nazionale: 10 giorni di prognosi per il poliziotto ferito

Il nordafricano, già noto alle forze dell'ordine per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, è irregolare sul territorio nazionale: 10 giorni di prognosi per il poliziotto ferito
Secondo quanto riferito dagli inquirenti il dottor Kuanysh Nysanbaev non voleva correggere i dati già riportati sul database dell'ospedale, che davano il piccolo già morto prima del parto. Per questa ragione si è rifiutato di dare assistenza al neonato, venuto alla luce ancora vivo, ed ha dato ordine di metterlo in una cella frigorifera dell'obitorio
L'uomo è stato circondato da una quindicina di adolescenti, di età compresa tra i 13 ed i 15 anni, che lo hanno preso a calci e pugni fino a fratturargli un braccio
Secondo quanto riferito dagli inquirenti il dottor Kuanysh Nysanbaev non voleva correggere i dati già riportati sul database dell'ospedale, che davano il piccolo già morto prima del parto. Per questa ragione si è rifiutato di dare assistenza al neonato, venuto alla luce ancora vivo, ed ha dato ordine di metterlo in una cella frigorifera dell'obitorio
L'uomo è stato circondato da una quindicina di adolescenti, di età compresa tra i 13 ed i 15 anni, che lo hanno preso a calci e pugni fino a fratturargli un braccio
La polizia stava tenendo d'occhio lo straniero, pregiudicato per precedenti reati di spaccio. Venerdì pomeriggio l'arresto: gli agenti hanno colto sul fatto il 37enne, che ha opposto una strenua resistenza, arrivando a speronare una "pantera" del commissariato
La polizia stava tenendo d'occhio lo straniero, pregiudicato per precedenti reati di spaccio. Venerdì pomeriggio l'arresto: gli agenti hanno colto sul fatto il 37enne, che ha opposto una strenua resistenza, arrivando a speronare una "pantera" del commissariato
Dopo l'ennesimo, brutale, pestaggio, il compagno della donna è stato denunciato. Attende ora il giudizio dietro le sbarre del carcere romano di Regina Coeli
Dopo l'ennesimo, brutale, pestaggio, il compagno della donna è stato denunciato. Attende ora il giudizio dietro le sbarre del carcere romano di Regina Coeli
Gli stranieri, residenti all'estero, erano organizzati perfettamente per compiere furti nel nostro paese. Si fingevano cittadini libici se colti in flagranza di reato, così da evitare l'espulsione