Cultura e Spettacoli

Cantat, dopo anni la deposizione sull'omicidio di Marie Trintignant

Nei giorni dedicati alla violenza sulle donne, la rete francese M6 trasmette per la prima volta la deposizione del cantante Bertrand Cantat, accusato e condannato per l'omicidio dell'attrice Marie Trintignant, avvenuto nel luglio del 2003

Cantat, dopo anni la deposizione sull'omicidio di Marie Trintignant

A distanza di tempo si torna a parlare dell'omicidio dell'attrice Marie Trintignant, un crimine per il quale Bertrand Cantat, frontman dei Noir Désir, fu condannato ad 8 anni di reclusione.

Proprio durante i giorni in cui si parla di violenza sulle donne, la tv francese ha stabilito di mandare in onda la deposizione rilasciata dal cantante dinanzi agli inquirenti. Trintignant morì dopo aver trascorso alcuni giorni in coma. Fu Cantat a causare la sua morte, dopo averla picchiata con forza fino a ridurla in fin di vita.

I fatti risalgono al lontano luglio 2003, quando l'attrice si trovava in Lituania, per la precisione a Vilnius, per recitare il ruolo di Colette in un film. Bertrand, allora suo compagno, l'avava raggiunta lì per trascorrere del tempo con lei. Un incontro fatale. La notte del 23 luglio 2003, in seguito ad un violento litigio, il cantante aveva aggredito la donna, fino a causarne il decesso. Sono trascorsi molti anni dalla morte di Marie Trintignant, avvenuta pochi giorni dopo la violenza (1 agosto), e adesso le dichiarazioni di Cantat, rilasciate dalle autorità lituane, offrono una differente versione dei fatti.

"Marie è diventata molto aggressiva, isterica, mi ha dato un pugno in faccia e poi mi ha preso il collo. Avevo segni ovunque", dichiara Cantat nella deposizione, come riportato da "Il Corriere della Sera". "Sono entrato in una collera nera e da quel momento le ho dato dei colpi. E non piccoli. Non posso mentire. Dei colpi forti, 4, 5 o 6, fortissimi, usando il dritto e il rovescio delle mani, e avevo degli anelli". Cantat, che giura di non aver mai alzato le mani sulla compagna prima di quella sera, ammette di avere perso il controllo, e di aver tentato di scagliare Marie lontano da sé, in direzione di un divano presente nella stanza. "Solo che è caduta per terra. Non è atterrata completamente sul divano, a metà è finita per terra e ha battuto la testa", spiega.

Dopo l'aggressione, passano delle ore. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, intorno alle 4:30 il fratello di Marie, Vincent, entra nella stanza e vede la sorella. Le condizioni della 41enne lo portano a voler chiamare i soccorsi, ma Cantat lo ferma. "Diceva che bisognava lasciarla dormire, che sarebbe passato tutto con un’aspirina al suo risveglio. Sembrava sincero e non ero troppo preoccupato perché non c’erano tracce di sangue", ricorda Vincent Trintignant. I soccorsi, così, arrivano troppo tardi.

Sono le 7 del mattino quando finalmente Marie viene trasportata in ospedale. Trasferita d'urgenza a Parigi ed operata due volte alla testa per rimediare ad un gravissimo edema cerebrale, l'attrice muore dopo alcuni giorni di agonia. I referti dell'autopsia non coincidono con le dichiarazioni di Cantat. Il medico legale parla di una ventina di colpi. "Molti lividi sul viso dei quali tre enormi sul lato sinistro, distruzione delle ossa del naso dovuta a un pugno o a una testata, ferita sull’arcata sopracciliare dovuta agli anelli", riporta il "Corriere".

Arrestato in Lituania, nel 2004 Bertrand Cantat torna in Francia, dove sconta la sua pena per poi tornare libero il 29 luglio del 2010. Con la messa in onda della rete francese M6, si riaccende la polemica, soprattutto a causa di alcune dichiarazioni che mettono in cattiva luce la vittima, Marie. "Consumava di continuo alcol e cannabis, ogni giorno.

Nel mondo del cinema dicevano che era buona per fare la festa", è una delle affermazioni choc dei congiunti di Cantat.

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