A Roma ancora animi accesi dopo gli scontri di giovedì. Si sono riuniti ieri i movimenti per la casa che questo pomeriggio manifesteranno per chiedere dei nuovi alloggi per i profughi eritrei sfrattati dallo stabile di via Curtatone.

A Roma ancora animi accesi dopo gli scontri di giovedì. Si sono riuniti ieri i movimenti per la casa che questo pomeriggio manifesteranno per chiedere dei nuovi alloggi per i profughi eritrei sfrattati dallo stabile di via Curtatone.
Clochard che dormono sotto il Cupolone, rifiuti sparsi ovunque, rom che derubano i turisti. Questo è lo scenario tragico cui assistono i milioni di turisti che ogni anno vengono a Roma per visitare San Pietro.
Ieri i militanti di “Roma ai Romani”, formazione vicina a Forza Nuova, il palazzo dell’Ater, la società che gestisce le case popolari della Capitale per chiedere che gli stranieri non siano favoriti nell'assegnazione degli immobili. A scatenare l’azione di forza è stato la decisione di dare a degli egiziani un appartamento che era stata occupato da una giovane coppia di romani che sono in procinto di diventare genitori.
L'area di via Salviati dove la giovane cinese è morta dopo essere stata derubata da alcuni nomadi che vivono nel vicino campo rom, tra spazzatura e roghi tossici, è totalmente allo sbando e persino le forze dell'ordine temono per la loro incolumità
I comitati di quartiere dicono basta all'invasione dei mercati e delle moschee abusive. Il quartiere multietnico dell'Esquilino sta vivendo l'ennesima trasformazione: dalla cinesizzazione all'islamizzazione
Al grido di “vogliamo il permesso di soggiorno” un migliaio di migranti, molti dei quali sono braccianti provenienti dal Sud Italia, hanno sfilato a Roma in un corteo che ha visto anche la partecipazione anche dell'estrema sinistra. Negli slogan e negli interventi è stata molto feroce la retorica antioccidentale
Sono circa 500 i musulmani che hanno occupato l'area del Colosseo per chiedere la riapertura delle 5 moschee abusive chiuse dalla polizia municipale nelle ultime settimane
I roghi tossici colpiscono l'Ufficio Immigrazione di Roma. In un luogo dove operano quotidianamente le forze dell'ordine imperano l'illegalità. Come sempre è colpa dei campi rom abusivi che imperversano nella Capitale.
Gli attivisti dell'ex centro Baobab hanno allestito una tendopoli con 400 migranti transitanti che, da settimane, occupano Via Cupa e la rendono unna latrina a cielo aperto. Materassi, vestiti, poltrone e cibo sono ammassati lungo la strada che viene chiusa, col consenso verbale della polizia, dalle 23 alle 7 del mattino e impedendo così il transito a residenti e passanti.
Circa 500 nordafricani occupano, da più di dieci anni, uno stabile di 7 piani dove hanno aperto abusivamente un minimarket e due bar/ristoranti con tanto di sala da biliardo e tivù con Sky. Intanto i proprietari continuano a pagare Imu, Tari e bollette, mentre i residenti sono preoccupati per l'emergenza scabbia.