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In una clip diventata virale sui social, l'attore Bruno Ganz veste i panni di Adolf Hitler rinchiuso nel bunker prima della resa finale. Nel video il dittatore invece di tracciare il quadro della disfatta nazista si lamenta dei parcheggi e dei trasporti di Roma. Un video tragicomico che riproduce la scena più famosa de "La caduta" in salsa romana. Anche se il filmato è di diversi anni fa, purtroppo mette in evidenza molti problemi ancora irrisolti nella capitale.

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I cantieri e il traffico di Roma fanno andare fuori di testa Bruno Ganz nei panni di Hitler

Nuovo avvistamento in volo per il misterioso caccia stealth senza coda della Cina. Nelle scorse ore alcuni filmati hanno immortalato il J-36 (nome ufficioso) per la seconda volta in azione dopo il battesimo di fuoco avvenuto lo scorso dicembre. Cosa sappiamo dell'ultimo jolly di Pechino? Che è stato costruito dalla Chengdu Aircraft Corporation, e che lo stabilimento dell'omonima azienda presenta un rifugio in grado di contenere la grande apertura alare dell'aereo, consentendogli di essere preparato per il volo ed effettuare i controlli finali con un tempo minimo di esposizione a spettatori e satelliti.

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Il secondo volo del nuovo caccia stealth cinese J-36

Nei giorni scorsi un caccia della Marina cinese si è schiantato durante un'esercitazione di addestramento nei pressi di Jialaizhen, nella contea di Lingao, provincia di Hainan. L'incidente ha riguardato uno Shenyang J-15, spesso soprannominato "Flying Shark", jet da combattimento cinese imbarcato su portaerei. Le autorità si sono limitate a spiegare che l'aereo da combattimento, del Comando del teatro operativo meridionale dell'esercito cinese, si è schiantato in un'area aperta nella provincia insulare meridionale di Hainan, e che il pilota è riuscito a salvarsi prima dell'impatto. La causa dell'accaduto è sotto inchiesta anche se i riflettori sarebbero adesso puntati sul programma di aviazione militare cinese, sull'affidabilità del velivolo e dei suoi componenti, motore in primis.

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L'incidente del jet cinese Shenyang J-15

Portata in nave dal Marocco in Italia, nascosta in una busta della spesa , per essere venduta. Un viaggio drammatico che le aveva provocato problemi di salute, tali da dover essere portata in ospedale. E' quanto accaduto a una neonata, secondo le indagini della polizia di Torino, che su disposizione della procura ha fermato una coppia di coniugi marocchini e arrestato altri due connazionali.I primi sono gravemente indiziati di aver introdotto illegalmente dal Marocco la neonata, esponendola a pericolo per la sua vita. I secondi sono accusati di favoreggiamento personale e sono stati arrestati in flagranza di reato: nella loro casa ospitavano temporaneamente la piccola, che ora sta bene e che era stata ceduta dalla madre alla donna della coppia fermata per essere verosimilmente venduta ad una terza famiglia.

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Bimba in busta spesa dal Marocco per essere venduta in Italia

Il servizio di sicurezza russo (Fsb) ha riferito di aver sventato una serie di "atti di sabotaggio e terrorismo" pianificati dai servizi speciali di Kiev. I bersagli delle azioni? A quanto pare i militari del ministero della Difesa russo che partecipano all'offensiva sul territorio ucraino e i dipendenti pubblici di Mosca che forniscono in qualche modo assistenza alle unità operative nelle zone del conflitto. Da quanto emerso, alle vittime designate erano state spedite via posta delle confezioni di profumo che in realtà contenevano ordigni esplosivi. Le bombe sarebbero esplose una volta aperte le confezioni. Il piano sarebbe stato scoperto e sventato dall'Fsb.

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Russia, sventati attacchi contro militari e funzionari pubblici

Rodrigo Duterte è stato arrestato all'aeroporto di Manila su mandato della Corte penale internazionale (Cpi) in quanto sospettato di crimini contro l'umanità nella sua guerra al traffico di droga. Le organizzazioni per i diritti umani stimano che decine di migliaia di persone siano state uccise dalla polizia e da gruppi di vigilanti, spesso senza che fosse dimostrato che fossero legati agli stupefacenti.

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Filippine, l'arresto di Duterte all'aeroporto di Manila

Il documentario Enervit racconta una storia di sport ma anche di come l’integrazione e la nutrizione abbiano saputo rivoluzionare l’approccio all’attività sportiva, portandola ai livelli più alti. A parlare sono gli stessi testimoni, che con le loro imprese sportive hanno segnato i più grandi record della storia: Stefano Baldini, Davide Cassani, Miguel Indurain, Francesco Moser, Federico Pellegrino, Tadej Pogačar, Sara Simeoni, Jannik Sinner e Valentina Vezzali. Protagonisti del racconto sono anche Maurizia, Pino e Alberto Sorbini, figli di Paolo, il fondatore dell’azienda nata nel 1954.
Una storia che partendo dallo sport e dalla ricerca scientifica, apre però l’orizzonte anche su altre prospettive, come quella della società, dei costumi, della comunicazione nelle diverse epoche. Ed ecco dunque aggiungersi al racconto corale le testimonianze di ricercatori e scienziati, ma anche imprenditori e comunicatori che con la loro attività hanno contribuito, su piani diversi, allo sviluppo della narrazione: Nerio Alessandri, Elena Casiraghi, Linus, Marina Petrone e Giovanni Scapagnini.

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Enervit, lo sport nel racconto
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