Via libera della Camera alla Manovra con 216 sì. I voti contrari sono stati 126, gli astenuti 3. Si tratta del via libera definitivo da parte del Parlamento alla legge di Bilancio. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri ad ottobre, modificato in commissione al Senato e arrivato blindato a Montecitorio, diventerà così legge.
Meloni: "Manovra seria e responsabile"
"Il Parlamento ha approvato la Legge di Bilancio 2026. È una manovra seria e responsabile, costruita in un contesto complesso, che concentra le limitate risorse a disposizione su alcune priorità fondamentali: famiglie, lavoro, imprese e sanità", ha scritto sui social la premier Giorgia Meloni dopo il via libera definitivo alla Camera. "Proseguiamo nel percorso di riduzione dell’Irpef per il ceto medio, nel sostegno alla natalità e al lavoro, nel rafforzamento della sanità pubblica e nel supporto a chi investe, produce e crea occupazione. Abbiamo lavorato per rendere strutturali misure già avviate e per rafforzare quelle che incidono realmente sulla vita quotidiana degli italiani, mantenendo fede agli impegni assunti", conclude la presidente del Consiglio. Aggiungendo: "Un altro passo avanti per dare certezze alla nazione e continuare a costruire un’Italia più solida, competitiva e capace di guardare al futuro con fiducia".
Giorgetti: "Stop all'aumento dell'età pensionabile già dal 2027 se possibile"
"Sulle pensioni qui dicono che abbiamo allungato l'età pensionabile, in realtà l'intervento del governo l'ha ridotto di due mesi nel 2027 perché in automatico sarebbe aumentata di tre mesi. Naturalmente nel corso del 2026 se le cose continueranno ad andare bene sui conti pubblici come fino ad oggi cercheremo anche di ridurre quel mese in più che partirebbe dal 2027". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti incontrando la stampa alla Camera dopo il via libera alla manovra.
"Il punto fondamentale di questa manovra è una cosa di cui si è parlato per tanto tempo ma di cui si è parlato pochissimo in Aula: di fatto abbiamo detassato gli aumenti contrattuali, oltre ad aver chiuso tutti i contratti pubblici da anni fermi; questo significa aumenti concreti dei salari e degli stipendi dei lavoratori dipendenti. Una cosa che ci chiedevano sia i sindacati che i datori di lavoro. L'abbiamo fatta, mi dispiace che se ne parli pochissimo", ha aggiunto poi Giorgetti. "Tassare al 5% gli aumenti contrattuali e all'1% i salari di produttività credo che sia un segnale importantissimo".
E sulla spesa per le armi, "noi non abbiamo tolto un euro in questa legge di bilancio alla spesa sociale per destinarlo alla spesa per le armi", ha puntualizzato. "Il dibattito sulla spesa per la difesa ci sarà dalla prossima primavera quando e se usciremo dalla procedura di infrazione", ha detto ancora, precisando che, prima l'Italia deve "andare sotto il 3%: non è affatto scontato che questo avvenga, ma è naturalmente il mio auspicio". A quel punto, ha aggiunto Giorgetti, "valuteremo se chiedere la deroga per l'aumento della spesa per la difesa in modo da non toccare in alcun modo le spese destinate a sanità, scuola, istruzione".
Ciriani: "Soddisfatti, grazie al Parlamento per il lavoro svolto"
“Una manovra seria e concreta, attenta alle famiglie, alle imprese e che, proseguendo su quanto fatto negli anni passati, riduce ulteriormente le tasse e aumenta al massimo mai raggiunto il fondo sanitario nazionale. Un percorso virtuoso e di buon senso certificato dai numeri dello spread, dalle agenzie di rating, dai grandi investitori internazionali, e dal record dell’occupazione. Ringrazio sentitamente il Parlamento per il lavoro svolto e i deputati che hanno trascorso la notte in Aula a votare”, le parole di Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.
Bignami: "Garantita stabilità e sostegno a famiglie e imprese"
Sulla stessa linea il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami. "La Legge di Bilancio 2026 che abbiamo approvato dimostra che, anche in un contesto internazionale complesso, il governo Meloni grazie a scelte responsabili è riuscito a coniugare stabilità e crescita nel perimetro di conti tenuti in ordine. Lo confermano gli stessi dati economici, che segnalano come l'occupazione continui a crescere, tenendosi ai massimi storici, la disoccupazione abbia raggiunto i livelli più bassi degli ultimi anni; ma su tutto una rinnovata credibilità finanziaria, testimoniata dal calo dello spread e dal miglioramento dei rating. Questa manovra però va letta in una logica di percorso, inserendosi nel solco delle tre leggi di Bilancio precedenti", ha detto.
Aggiungendo: "È il caso del taglio delle tasse che, se nelle prime finanziarie riguardava i redditi più bassi, adesso si concentra sul ceto medio, compiendo così un ulteriore passo in avanti sostenendo quella fascia di popolazione che rappresenta l'ossatura produttiva e sociale della nazione. Inoltre per il 2026 aumenta di oltre 7 miliardi la spesa sanitaria, smentendo le opposizioni che invece quando erano al governo avevano operato tagli indiscriminati. Le famiglie e il lavoro continuano a restare al centro della nostra azione politica, dalla riduzione dell'IRPEF ai beni essenziali, fino agli incentivi per rinnovi contrattuali, buoni pasto, casa, regime forfettario e Terzo settore. Infine, il capitolo riguardante le imprese. In questa legge di Bilancio sono state stanziate risorse significative per rafforzarne la competitività e l'innovazione, sostenere gli investimenti produttivi e consolidare la crescita.
Stabilità, crescita e attenzione al sociale: questa è la quarta legge di Bilancio del governo Meloni che Fratelli d'Italia ha votato con orgoglio e che conferma quanto una politica responsabile possa produrre risultati concreti per la Nazione", ha concluso.