Il neo-presidente, insieme al suo vice Mike Pence, hanno trovato un'intesa con la Carrier Corporation

Il neo-presidente, insieme al suo vice Mike Pence, hanno trovato un'intesa con la Carrier Corporation
Tempi bui per la famiglia Clinton. Dopo la cocente sconfitta alle elezioni presidenziali, alcuni importanti finanziatori della Clinton Foundation, delusi dall’insuccesso dell’Ex Segretario di Stato Hillary Clinton, hanno deciso di rivedere il loro contributo alla discussa organizzazione no-profit. È il caso dell’Australia e della Norvegia, due dei primi tre Paesi che sponsorizzano la fondazione, secondi soltanto all’Arabia Saudita
Negli Stati Uniti la situazione si fa incandescente, con il botta e risposta tra Donald Trump e Jill Stein sulla procedura di riconteggio dei voti in Wisconsin, Michigan e Pennysilvania, chiesta dalla candidata presidenziale del Green Party
Il magnate americano favorisce immigrazione, rivoluzioni colorate e associazioni Lgbt. E ha nel mirino la Russia di Putin
L’arte rappresenta uno strumento genuino di critica indistinta verso il potere o un’arma efficace al servizio,consapevole o meno, di una fazione politica
Considerata un modello di civiltà da tutta la sinistra progressista, la Svezia è il paese europeo più vicino alle attività dello speculatore finanziario George Soros. Secondo alcuni documentitrapelati nelle scorse settimane, infatti, una buona fetta dei politici svedesi sarebbero in ottimi rapporti con il magnate ungherese naturalizzato americano, tra i registi delle recenti proteste e manifestazioni organizzate negli Stati Uniti e in Europa contro il neo-presidenteDonald Trump
Il giornalista e grande esperto di comunicazione David Brock è stato uno dei personaggi chiave della campagna presidenziale di Hillary Clinton. A poco più di una settimana dalla clamorosa sconfitta elettorale, il fondatore del noto portale progressista “Media Matters for America” – il cui l’obiettivo è quello di “analizzare e smascherare la disinformazione operata dai mass-media conservatori” – sta ora radunando gli investitori e i super ricchi vicini ai democratici per finanziare e preparare la lunga battaglia contro il neo-presidente Donald Trump. L’obiettivo acclarato è quello di mettere subito in difficoltà il tycoon nelle prime settimane di governo
Tra i finanziatori di queste organizzazioni anche il magnate George Soros: "Manifestare contro il suo comportamento xenofobo"
Dopo aver fomentato le proteste, lo speculatore raduna i finanziatori della campagna della Clinton
Un'associazione radical chic vicina a Soros paga la gente per scendere in piazza contro il tycoon. Le tariffe: dai 15 ai 22 dollari all'ora