Bergamo è stata eletta la città più vivibile d'Italia dal Sole 24 Ore. Un riconoscimento che premia l'impegno e la qualità della vita della mia città

Bergamo è stata eletta la città più vivibile d'Italia dal Sole 24 Ore. Un riconoscimento che premia l'impegno e la qualità della vita della mia città
Ci risiamo. Anche oggi l'Italia è bloccata dagli scioperi. Quest'anno sono state 1.590 le proteste e in particolare 54 sono quelle legate ai trasporti, praticamente una ogni settimana. E alla fine chi ci rimette sono sempre gli stessi: il lavoratori che devono spostarsi con i treni per andare nelle fabbriche e negli uffici
Hanno vinto i verdi, i quali vogliono imporre un modello di vita che contrasta con gli interessi di tutti e che non porterebbe a nessun beneficio per i cittadini, e forse neanche per il pianeta. E' sotto gli occhi di tutti che per applicare i principi degli ecologisti, per esempio per quanto riguarda le auto elettriche, si stia distruggendo l'economia. Persino un colosso come Volkswagen, per molto tempo uno dei titani dell'industria, è in profonda crisi
E' noto il fatto che a Milano, il 24 novembre scorso in via Quaranta all’angolo con via Ripamonti, è morto in un incidente Ramy Elgaml. Il diciannovenne di origine egiziana stava scappando a bordo di uno scooter dopo aver eluso un posto di blocco dei carabinieri. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amico che era alla guida dello scooter e del carabiniere che lo stava inseguendo, la Procura di Milano ha deciso di indagare altri due militari. Una vicenda assurda: io sto con i carabinieri e non con i delinquenti.
Marco Travaglio ha scritto un libro sulle guerre in atto, in particolare su quella tra Ucraina e Russia. Credo che la sua analisi sia perfetta, perché Kiev non potrà mai vincere contro Mosca. Bisognerebbe smettere di finanziare l'Ucraina e lasciare che le cose vadano come devono andare, anche perché il Paese è sempre stato un satellite della Federazione. Voler affermare il contrario mi sembra una forzatura
Tanto per cambiare arriva l'ennesimo sciopero dei mezzi di trasporto pubblico a livello nazionale. L'Italia sarà paralizzata giovedì e venerdì. E il ministro Salvini poco può fare contro Landini e suoi sodali quando decidono di bloccare il paese. La cosa triste è che chi ci rimette in questa storia sono solo i lavoratori. Insomma, siamo nel ridicolo e nel tragico e non c'è niente di peggio del tragico quando diventa ridicolo
I 5 stelle hanno deciso di uccidere per due volte il loro padre fondatore, Beppe Grillo. Ormai non conta più niente. Questa è la fine che fanno i visionari, coloro che hanno un'idea, la realizzano e vengono fatti fuori dai loro stessi "figli". Sappiamo come si è comportato il Movimento, in modo molto raffazzonato, ma dispiace assistere all'ennesima pugnalata alle spalle di questo tipo. Grillo ebbe un'intuizione notevole quando fondò il M5S: non capita a tutti di creare una forza politica e, in poco tempo, di riuscire a portarla in testa alla classifica dei partiti
Diciamo basta alle auto elettriche e al bluf ecologista del rispetto per l'ambiente. Il settore dell'automotive è in crisi profonda e il perché non si vendono più auto è facilmente compresibile. Da un lato l'auto elettrica è costosa e scomoda perché è difficile da ricaricare in quanto non esiste ancora una rete di colonne per la ricarica sul territorio nazionale. Dall'altro la minaccia dell'Europa che vuole mettere al bando nel 2035 i motori diesel e benzina ritenuti inquinanti. L'Europa è fuori di testa, anzi non ha proprio la testa
Nelgi ultimi giorni si è parlato tanto della generosa liquidazione che percepirà Tavares. Tutti addosso a lui, ma non li ha rubati. Ha firmato un contratto e quindi sarebbe da attaccare chi gli ha proposto un'offerta del genere. Il fatto che ci siano aziende che stipulano contratti di questo tipo, con buone uscite che raggiungono le decine di milioni, è fuori dal mondo
La Corte d'assise di Venezia ha condannato all'ergastolo Filippo Turetta per l'omicidio, il sequestro e l'occultamento di cadavere di Giulia Cecchettin, uccisa l'11 novembre 2023 a Fossò. In questa triste storia penso che l'ergastolo sia una misura disumana e senza senso perché il carcere ha una missione di espiazione e di recupero del detenuto e il carcere a vita per definizione non restituisce il condannato alla società, ma lo lascia morire in una cella. Per questo spero che il legislatore riveda questa pena e l'abolisca.