
Cara Valeria, ho cinquantacinque anni, nella mia vita ho avuto vari fidanzati, un numero «congruo» mi verrebbe da dire e due mariti. Niente figli purtroppo. O per fortuna visto ciò che sto per raccontare. Nel corso degli anni la mia stima per l’altro sesso si è andato via via affievolendo, come il sesso di conseguenza. Non è che io mi reputi superiore a qualcuno è che dopo attenta e ravvicinata osservazione degli uomini ho iniziato a capire che mi interessavano sempre meno. Fino a quando hanno smesso di piacermi del tutto. Naturalmente ho amici e colleghi maschi, ci sono anche molti uomini che ammiro, ma averli accanto nella vita ho capito che non fa per me. Fino a quando il rapporto resta amicale o professionale le cose funzionano, a casa no. Non più. Non credo di essere stata particolarmente sfortunata, anche perché statisticamente dovrei esserlo stata davvero tanto, è che credo di essere cambiata io. Oppure sono sempre stata così e ora sono pronta a darmi ascolto. Se avessi avuto dei figli forse ora deciderei semplicemente di «chiudere i battenti» e di fare la mamma. Ma così non è stato e lo considero, a questo punto, un segno. Insomma, avrà già compreso: credo di essere pronta per una storia con un’altra donna. Che dice? Sono pazza?
Marina FZ
Cara Marina, non vedo perché dovrei considerarla pazza. Audace, sorprendente, coraggiosa, ma pazza proprio no. La sua mi sembra una confessione pacata ed estremamente lucida nella quale peraltro, e me ne compiaccio, non fa minimamente cenno alle eventuali conseguenze di questo suo cambio di rotta. Quindi direi che, se questo è il suo desiderio, dovrebbe assolutamente assecondarlo. Non so dirle se il fatto di aver perso stima nei confronti degli uomini e della convivenza faccia necessariamente di lei una lesbica, ma questa è una cosa che solo lei può scoprire. E credo anche che ci sia un solo modo per farlo.