Una foto che in poche ore è diventata il manifesto del dolore di Aleppo. La città siriana martoriata dalla guerra dà voce con uno scatto alla storia di Omran Daqneesh

Una foto che in poche ore è diventata il manifesto del dolore di Aleppo. La città siriana martoriata dalla guerra dà voce con uno scatto alla storia di Omran Daqneesh
Lo scorso martedì, a Damasco, sono cominciate le prove tecniche per il tridente Siria – Russia –Cina. Proprio dalle colonne di Occhi della Guerra spiegavamo come la riconquista della città strategica di Manjib, a nord est di Aleppo, avrebbe segnato l’inizio di una nuova fase del conflitto siriano.
Mosca può colpire la Siria sia dal Mar Mediterraneo che dal Mar Caspio. Per una pura coincidenza, la Marina russa ha in addestramento quattrodici unità in assetto da battaglia.
Contractor profumatamente pagati per combattere a fianco delle circa 300 forze specialiamericane in Siria. A rivelarlo è The Daily Beast che cita una comunicazione pubblica con cui il Pentagono dimostra apertamente la volontà dell’amministrazione Obama di iniziare a fare sul serio senza però pesare sui “boots on the ground” delle truppe effettive
Mambij fino a pochi giorni fa era sconosciuta al grande pubblico; del resto, si tratta di una cittadina della periferia siriana, prima della guerra contava circa ottantamila abitanti suddivisi in due grandi realtà etniche: arabi siriani da un lato, curdi dall’altro
I bombardieri strategici Tu-22M3 schierati nella base aerea di Hamadan, nell'Iran occidentale. Mosca riduce il tempo di volo necessario per colpire gli obiettivi dello Stato islamico in Siria.
Forze curde e arabe hanno stanato i jihadisti. Gli abitanti festeggiano in strada
Dopo mesi di duri scontri arabi e curdi entrano vittoriosi in città. L'Isis in fuga verso la roccaforte jihadista
Jihadisti in fuga dal quartiere di al Sirb. I civili sono stati usati come scudi umani per sfuggire dagli attacchi delle milizie curde