Dopo 20 anni tornano i capolavori di van Gogh: appuntamento al Vittoriano

Dall'8 ottobre al 6 febbraio 2011 un percorso espositivo completo attraverso 70 opere tra dipinti, oli, acquerelli, opere su carta e lettere originali

La città e la campagna. La prima vista come centro della vita moderna, come ambiente rapido, di movimento e di arricchimento culturale e professionale. La seconda come ambiente fisso, statico e immutabile. Sono queste le due dicotomie sulle quali si articola il percorso espositivo della mostra «Campagna senza tempo - Città moderna» dedicata a Vincent Van Gogh e ospitata al Complesso del Vittoriano dall'8 ottobre 2010 al 6 febbraio 2011. Un percorso espositivo completo per scoprire, capire e conoscere l'arte del pittore olandese attraverso 70 opere tra dipinti, oli, acquerelli, opere su carta e lettere originali ma anche 30 opere degli artisti a cui Van Gogh si ispirava: Millet, Pissarro, Cézanne, Gaugain e Seurat.
La mostra, patrocinata dalla Presidenza della Repubblica è stata presentata questa mattina nella sede del Mibac dal sottosegretario, Francesco Giro dagli assessori alla Cultura di Comune, Regione e Provincia, rispettivamente Umberto Croppi, Fabiana Santini e Cecilia D'Elia, la curatrice Cornelia Homburg e dall'organizzatore, Alessandro Nicosia. Lungo l'elenco dei musei prestatori: dalla Germania al Giappone, dall'Australia alla Svizzera passando per palazzo Pitti, il Moma, il Lovuvre, la Tate Gallery e terminando con il Van Gogh Museum di Amsterdam. Torna quindi a Roma dopo 20 anni una grande mostra dedicata al pittore olandese, una mostra che ripercorre le tappe dell'arte, della vita e della formazione artistica di uno dei più grandi pittori mai esistiti. Scene campestri, ritratti di contadini e di dame, campi in fiore, mulini, lavoratori intenti a modellare la terra, boschi e paludi ma anche stazioni ferroviarie, chiatte e operai, tessitori, funerali, strade, ristoranti, ponti e vedute solitarie di Parigi. Opere e luoghi che ci restituiscono la visione del «pittore maledetto»: da una parte l'immagine idealizzata della vita rurale come valore senza tempo, dall'altra la città come esperienza visiva e contemporanea dalla quale attingere per esprimere il vero sentimento della modernità. «Il Vittoriano con questa mostra diventerà il museo dei musei - sostiene Giro - abbiamo il target delle 500mila presenze di Caravaggio e speriamo che questa mostra possa avvicinarlo. Puntiamo sempre alla valorizzazione dei beni culturali è una sfida che partirà dal restauro del Colosseo con il bando che scade il 31 ottobre». Per Nicosia l'esposizione è «una mostra che racconta l'arte di Van Gogh».
In mostra quindi quella voglia di Van Gogh di rompere la tradizione e il passato e quall'ansia di realizzare un'opera radicalmente moderna, attuale rivisitata attraverso la sua luce, il suo movimento e il suo tratto pittorico unico. «La mostra - afferma Croppi - è un tassello di eventi molto importanti che ci raccontano i livelli di massima espressione formati da un mosaico di artisti, con mostre ospitate a Roma, che hanno rotto con il passato innovando l'arte». Un racconto espositivo, quello del Vittoriano, formato dal pittore olandese attraverso le sue forti pennellate che ci restituiscono l'immagine da lui osservata ma come noi la vogliamo immaginare. «Roma merita van Gogh e van Gogh merita Roma - dice Santini - questa mostra ha tutti i numeri per essere la mostra del'anno.

Nel 2011 punteremo a pochi ma selezionati eventi». Infine D'Elia: «Questa mostra è una scommessa alla quale la provincia non si poteva sottrarre anche per dimostrare che la cultura è un'occasione per tutto il territorio e per contribuire alla sua ricchezza».

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