Cronache

Dopo 4 anni, dossi e luci per i pedoni sicuri

Quattro anni per mettere rallentatori e segnaletica luminosa nei pressi degli attraversamenti pedonali di Genova. Solo uno degli esempi della lentezza di palazzo Tursi che, però, questa volta, rischia di giocare una partita pericolosa con la sicurezza dei pedoni.
Alcuni, purtroppo, hanno già fatto i conti con questo sistema fatto di strisce pedonali poco visibili, attraversamenti in zone poco illuminate, cartelli che non indicano la presenza delle «zebre» con il dovuto anticipo. E con automobilisti indisciplinati o troppo frettolosi che non hanno mai il tempo di fermarsi in mancanza di un semaforo (ma a volte anche con), per lasciare al pedone la sua «striscia» di strada.
Già nel lontano 2003, Aldo Praticò, consigliere comunale - oggi capogruppo - di An, aveva richiamato l'attenzione dell'allora sindaco Giuseppe Pericu sul pericolo che può rappresentare un attraversamento poco segnalato. Per tutti. Tanto per il pedone, quando per il guidatore. Peggio ancora se è motociclista. La mozione per far mettere avvisatori luminosi e dei dissuasori di velocità (sottili strisce in rilievo parallele all'attraversamento che obbligano a rallentare) era stata approvata all'unanimità. Via con l'iter, quindi. La pratica passa a una commissione che procede con un'inchiesta per stabilire dove mettere i pannelli luminosi. Ma nonostante tutti i fondi ricevuti per GeNova 2004, sembra che il Comune non sia riuscito a sostenere questa spesa. Praticò preferisce pensare che qualcosa, nel meccanismo burocratico, sia andato storto. «In quattro anni è rimasto tutto invariato - commenta - La polizia municipale aveva sollevato dei problemi sulla legittimità della segnaletica luminosa, che si rivelò poi idonea». La stessa, infatti, esiste da anni a Bolzaneto.
Alla luce dei recenti incidenti, il capogruppo di An, ha presentato nuovamente la mozione al consiglio comunale. Che è passata - nuovamente - all'unanimità. Stando «ai patti» presto dovrebbero essere sistemati, almeno sulle strade a scorrimento veloce, dei dissuasori di velocità. E avvisatori luminosi agli attraversamenti.

«Ho chiesto a sindaco e giunta che vengano inserite nella lista di operazioni che Aster dovrà affrontare nel 2008» conclude Praticò.

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