«La cravatta è il profumo di un abito da uomo» diceva Balzac. Di sicuro è uno dei pochi vezzi concessi nella moda maschile, è l'accessorio in cui ci si può sbizzarrire di più. Ha un'origine molto antica e risale a quando i cavalieri croati ne indossavano modelli che erano abbastanza differenti dalle cravatte attuali: erano dei veri e propri fazzoletti, considerati quasi un accessorio intimo e chiamato dai soldati croati Kravatska. Con il passare dei secoli è poi diventato simbolo di classe, di rispettabilità e di convenzione obbligatoria nei locali notturni e nei ristoranti eleganti. Ma la cravatta oggi è un piacere. Sono finiti i tempi in cui se non la indossate siete un tipo poco raccomandabile!
È una pausa di estro, un momento di vanità nella grigia operazione del vestirsi ogni giorno. La cravatta parla, dice molto di sé, è un infallibile segno di personalità, un messaggio diretto, una lettera aperta a coloro che si incontrano durante la giornata. I più sofisticati che amano personalizzare la propria cravatta e la vogliono su misura si rivolgeranno a Finollo a Genova, famoso per il ricamo a bandierina oppure a Marinella A Napoli la cui particolarità sono i disegni cachemire e jacquard. Volete l'etichetta personalizzata? Allora Pellicanò a Roma è il negozio che fa per voi.
Secondo Oscar Wilde farsi bene il nodo della cravatta è il primo passo serio nella vita. E allora perché limitarsi al nodo standard quando potete scegliere tra un Plattsburgh, un Orientale o un Windsor e altri 82 modi di annodare la cravatta? L'importante però è non accostare mai una cravatta a righe con la camicia a quadretti..solo Frank Sinatra poteva permetterselo.
Viviana Guglielmi è conduttrice del programma «Happy Hour» in onda dal lunedì al venerdì alle 18 su Telelombardia. L'emittente diretta da Fabio Ravezzani è visibile sul digitale terrestre nel nord Italia (canale numero 10) e sul satellite (canale 591 di Sky)
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