«Abbiamo bevuto drink drogati Io sono stato male, lui è morto»

Tonnellate di rifiuti, raffiche di vento gelido e un video su YouTube era quello che restava ieri del rave party «Pasquatek 2008» durato 48 ore, tra sabato e domenica, nella ex area ferroviaria di via Tiziano a Segrate, dove un 19enne, Mattia Lo Castro - residente con la famiglia a Castellanza (Varese) - ha perso la vita per un micidiale cocktail di droghe sintetiche che gli ha provocato 4 arresti cardiaci e 12 ore di agonia. Ora si attendono i risultati dell’autopsia.
«L’area, un milione di metri quadrati, è del Demanio. Sei anni fa 600mila metri quadrati sono stati occupati dal centro internodale. Il resto lo Stato lo ha ceduto alla Fintecna spa che aveva promesso di valorizzare gli spazi - spiega il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini (Pdl) -. Ad Halloween c’era stato un altro rave, durato cinque giorni, con 4mila partecipanti: ero entrato con degli amici per dare un’occhiata e ho notato che, dove vendevano i panini e le birre, si poteva comprare liberamente (era pubblicizzata persino sui cartelloni!) anche qualsiasi tipo di sostanza allucinogena sintetica».


Intanto tra i pochi partecipanti al raduno musicale che ieri mattina stavano andandosene il leit motiv è sempre lo stesso: «Il ragazzo morto? Poteva accadere ovunque, in una qualsiasi discoteca: non occorre partecipare a un rave».

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