«Abbiamo bisogno di pace e giustizia in Medio Oriente»

Andrea Tornielli

da Roma

Benedetto XVI è preoccupato per l’escalation di violenza in Irak e in Terra Santa, chiede «giustizia» e un «serio impegno per la pace», ma questi segnali di speranza «purtroppo non si vedono».
Papa Ratzinger, a tre giorni di distanza dall’ultimo appello, è tornato a parlare dei due grandi focolai di crisi in Medio Oriente. Nelle ultime ore nuovi terribili attentati hanno seminato morte in Irak, mentre a Gaza le truppe israeliane hanno colpito la sede del premier palestinese Haniyeh. «Seguo con crescente preoccupazione gli avvenimenti in Irak e Terra Santa – ha detto il Pontefice al termine della tradizionale preghiera dell’Angelus domenicale –. Di fronte, da una parte, alla cieca violenza che fa stragi atroci e, dall’altra, alla minaccia dell’aggravamento della crisi fattasi da qualche giorno ancor più drammatica c’è bisogno di giustizia, di serio e credibile impegno di pace: che, purtroppo, non si vedono».
«Per questo – ha concluso Benedetto XVI – invito tutti a unirsi in una preghiera fiduciosa e perseverante: il Signore illumini i cuori e nessuno si sottragga al dovere di costruire una convivenza pacifica, nel riconoscimento che ogni uomo, a qualsiasi popolo appartenga, è fratello». Le parole di Papa Ratzinger sulla mancanza di «giustizia» e di un reale «impegno di pace» sono indirizzate a tutte le parti in causa: ai terroristi e ai guerriglieri che hanno trasformato l’Irak in un nuovo Vietnam, alle organizzazioni terroristiche palestinesi ma anche agli israeliani che hanno deciso rappresaglie durissime che rischiano di mettere ancora più in ginocchio la popolazione di Gaza. Il Pontefice, di fronte a questo quadro sempre più preoccupante, afferma di non scorgere alcun vero impegno per la pace e questo è un giudizio che riguarda tutte le parti in causa.
La scorsa settimana, il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI aveva rivolto un appello dopo il rapimento dei militari e del colono israeliano (poi ucciso) da parte dei guerriglieri palestinesi e aveva chiesto la restituzione di ogni rapito. Un riferimento che andava esteso anche ai ministri di Hamas, arrestati per rappresaglia nelle ore precedenti: «Seguo con apprensione quanto avviene in Terra Santa – aveva detto Ratzinger – e prego perché ogni persona rapita sia prontamente restituita ai suoi cari.

Faccio appello ai responsabili israeliani e palestinesi affinché, con il generoso contributo della comunità internazionale, ricerchino responsabilmente quel regolamento negoziato del conflitto che solo può assicurare la pace a cui aspirano i loro popoli».
All’Angelus di ieri, Benedetto XVI ha anche parlato del suo viaggio a Velencia, in Spagna, il prossimo fine settimana, in occasione del raduno mondiale delle famiglie. Il Papa incontrerà il premier Zapatero.

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