«Abbiamo il dovere di vigilare»

D’Ambrosio (Forza Italia) durante il dibattito sulle linee programmatiche del neopresidente

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Stefania Scarpa

«Il consenso dei cittadini va al di là della celebrazione elettorale e deve essere meritato giorno per giorno, e non una volta per tutte. È la massima cooperazione tra esecutivo e consiglio il veicolo autentico affinché si eserciti in maniera davvero efficace il controllo sull’attività dell’esecutivo. Il confronto con l’opposizione deve essere chiaro e franco non a parole, perché il principio che chi governa si assume pienamente le responsabilità politiche, enunciato dal presidente Marrazzo, non voglia significare un disinteresse a priori ad integrare le proprie posizioni con i contributi legislativi dell’opposizione». Raffaele D'Ambrosio, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, riassume il pensiero dell’opposizione durante il dibattito in consiglio regionale sulle linee programmatiche del nuovo presidente Piero Marrazzo.
Un dibattito iniziato dopo il minuto di silenzio in omaggio ai quattro elicotteristi morti in Irak chiesto dal presidente del consiglio regionale Massimo Pineschi e dopo l’elezione del Comitato regionale di controllo contabile (Crcc), che sarà presieduto da Anna Teresa Formisano (Udc) e composto da Mario Di Carlo (Margherita), Daniele Fichera (Lista Civica Marrazzo), Giuseppe Parroncini (Uniti nell’Ulivo) per la maggioranza e Augusto Pigliacelli (lista Storace) per l’opposizione.
Per quanto riguarda il dibattito sul programma di Marrazzo, per Luciano Ciocchetti (Udc) «non deve essere dissipato l’enorme lavoro del precedente governo soprattutto in riferimento ai temi legati alla periferia di Roma», mentre «un nuovo corso si è aperto con l'insediamento dell’attuale maggioranza» secondo Maria Antonietta Grosso (Pdci). Dal canto suo, l’ex presidente del Consiglio regionale Claudio Fazzone (Fi) ha assicurato «una opposizione leale» mentre Antonietta Brancati (Italia dei Valori) ha rinnovato «fiducia al programma di Marrazzo», posizione espressa anche da Simone Gargano (Udeur), lamentando però «la scarsa visibilità» attribuita al suo partito nell’attribuzione degli incarichi. Nel suo intervento Donato Robilotta (Nuovo Psi) ha sottolineato la «mancanza di considerazione per il nuovo Statuto regionale» nel discorso programmatico di Marrazzo, mentre Mario Di Carlo (capogruppo Margherita) ha ricordato come «bisogna ritornare al principio di responsabilità nelle strutture che prendono le decisioni». Per Giulio Gargano (An) «la Giunta Storace ha lasciato un’eredità all’attuale maggioranza anche nel campo della Sanità».
D’Ambrosio ha espresso dubbi sulla «capacità di governo della Giunta Marrazzo e di tenuta della sua maggioranza» in particolare sul tema dello statuto «che riprende ed amplia i principi stessi della Costituzione enunciati dallo stesso Marrazzo ma che molti gruppi annunciano di voler modificare sostanzialmente se non correggere.

Come potrà la Giunta Marrazzo tener fede al suo programma se già le sue basi, poste nella legge statuto che è fonte di tutte le altre, sono messe in discussione dalla sua maggioranza?». «Su tutto questo - conclude D’Ambrosio - abbiamo il dovere di vigilare, e sarà questo che noi di Forza Italia faremo».

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