"Abbraccio" bipartisan per il glicine. Ma il Pd avverte: "Prevale il Museo"

Filippo Barberis, C: "Il progetto Anpi si farà a costo di sacrificare il verde"

"Abbraccio" bipartisan per il glicine. Ma il Pd avverte: "Prevale il Museo"
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Dal deputato FdI Riccardo De Corato e il capogruppo in Comune Riccardo Truppo a Carlo Monguzzi di Europa Verde, la manifestazione- o «abbraccio collettivo» - per salvare il glicine di piazza Baiamonti ieri è stata bipartisan e hanno partecipato da circa 200 persone. Tra loro l'immancabile Giovanni Storti (nella foto) del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, testimonial ormai della battaglia contro la rimozione del glicine a rischio taglio per far posto al Museo della Resistenza. Il Comune doveva consegnare l'area ieri al Ministero della Cultura e ha rinviato a domani. Il comitato tornerà a protestare. Monguzzi ha ribadito che «rutto il Consiglio comunale chiede la ooesistenza glicine-Museo. L'Anpi si è schierato totalmente a favore. Basta una piccola modifica del progetto. Incomprensibilmente sindaco e giunta continuano a tenere una posizione che nessuno capisce».

Sono state raccolte oltre 50mila firme per salvare il glicine. Anche la delegazione FdI è pronta a «fare le barricate» e più tardi in aula il consigliere Enrico Marcora ricorda che c'è una mozione votata all'unanimità. Per Monguzzi il rinvio della firma è «segno che abbiamo vinto». Ma il capogruppo Pd Filippo Barberis, dopo aver riunito gruppo, avverte che il glicine non sarà salvato a tutti i costi: «La richiesta è di valutare tutte le soluzioni tecniche possibili per salvaguardare la pianta, senza però che questo metta in discussione il museo, il possibile non rientra nel mettere in discussione il progetto. Se fosse tecnicamente possibile e sostenibile disponibili, purchè non pregiudichi un progetto già rivisto per integrare di più lo spazio arboreo. Se si riesce a migliorare ancora bene, sennò prevale il Museo».

Da una protesta green all'altra, ieri il Comitato x il Referendum su San Siro ha protestato davanti a Palazzo Marino e ha incontrato il Comitato dei Garanti e i rappresentanti di Milan e Inter sul progetto del nuovo stadio. Giuseppe Bonomi per il Milan ha ribadito: «Quello che per noi conta è che ci sia subito, al più presto, una decisione del Collegio sull'ipotesi di referendum, non abbiamo discusso di merito ma di metodo». Presente per il Mark VanHuuksloot, chief operating officer.

Il comitato pro Meazza ha ribadito che «sono ancora legittime le richieste del referendum anche alla luce del dibattito pubblico. Siamo ottimisti. Nei tempi più brevi possibili decideranno, i club hanno chiesto entro l'estate».

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