Milano capitale della moda uomo (oltre che donna), e pure a buon prezzo. Per vestire un uomo dalla testa ai piedi, secondo le coordinate della proverbiale eleganza milanese, nella nostra città possono bastare 711 euro. E per un buon completo giacca e pantalone, sono sufficienti (in media) 472 euro. Naturalmente non si parla di acquisti in catene low cost, ma di capi e accessori con un buon taglio e un buon tessuto, e (soprattutto) caratterizzati da un ottimo rapporto qualità-prezzo. Una ricerca della Camera di Commercio di Milano ha rivelato ieri questi dati (che a molti sembrano incredibili), durante la conferenza di presentazione della Settimana Moda Uomo che si apre sabato 18 e si chiude martedì 21 giugno. Smentendo così la convinzione che la nostra città sia troppo cara. Proprio come Londra che invece, guarda caso, quanto a convenienza per lo shopping maschile, ha superato Milano. La capitale britannica è infatti prima in classifica (il look completo di un inglese costa circa 514 euro), ma Milano appunto la segue a ruota. Se per un buon completo non si arriva a 500 euro, i milanesi per una camicia spendono in media 69 euro, 170 per un paio di scarpe (che i londinesi comprano per la metà, ma noi alleleganza ci teniamo di più e la scarpa qui è un accessorio fondamentale). «Questo dimostra che noi milanesi sappiamo essere eleganti anche spendendo poco - commenta il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli - e che a Milano esiste una fascia media di negozi di alta qualità». Non a caso, sempre secondo la ricerca, un terzo dei milanesi nel 2010 ha speso meno per vestirsi rispetto al 2009, mentre solo il 10% ha speso di più.
Intanto i nostri negozi continuano a essere presi di mira dagli stranieri, soprattutto dai russi. E non solo perché Mosca è la città più cara al mondo (anche) per labbigliamento maschile (oltre 2mila euro per un total look, seguono New York con quasi mille, Shangai con oltre 900, Tokyo con quasi 900, e Parigi con 725), ma anche perché per loro il Made in Italy continua a essere un valore aggiunto.
E a proposito di eleganza maschile, sabato 18 il centro di Milano torna a essere colonizzato dalle passerelle delluomo, con il quartier generale a Palazzo Giureconsulti (messo a disposizione dalla Camera di Commercio, che finanzia la Cnmi - Camera nazionale della Moda, con 500mila euro lanno) e molte novità. Fra le altre, uno spazio dedicato ai giovani stilisti come Chicca Lualdi, Cristiano Burani, Mauro Gasperi, Andres Caballero e molti altri, che per la prima volta presentano le proprie collezioni nelle sale del palazzo, e un salottino privato per i fashion blogger. Molti come sempre gli appuntamenti per addetti e no: 39 sfilate (apre Corneliani, chiude Coveri, ritornato in calendario), 29 presentazioni e decine di inaugurazioni, feste e mostre. Da quelle a Palazzo Reale, dove Tommy Hilfiger mette a disposizione dalla sua collezione privata una delle poche opere realizzare a quattro mani da Wharol e Basquiat (allestendo una sala con gli arredi di casa sua), e dove Camera Moda invita a visitare la personale del fotografo Bob Krieger, fino alla mostra Future Roots allestita da Hogan al Pac.
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