Accoltellato alla gola durante la notte bianca

L’immigrato avrebbe rivolto parole pesanti a un’amica del giovane

La notte bianca finisce nel sangue. Una faccia da bravo ragazzo, un nome che non dice niente ai carabinieri, studente e con tanta voglia di divertirsi. Il giovane, 22 anni, centrato con una coltellata alla gola è ricoverato in gravissime condizioni al reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Desio. Un suo amico di 16, dopo le cure del caso, è stato invece giudicato guaribile in una ventina di giorni.
L’altra sera, è da poco passata mezzanotte, un gruppetto di ragazzi è all’esterno di un noto locale ben frequentato in centro città. In giro migliaia di persone per la festa notturna organizzata dall’amministrazione comunale: i negozi hanno le saracinesche alzate in diverse piazze del comune c’è un motivo d’attrazione. I giovani iniziano a discutere, volano parole grosse, la tensione sale fino a quando nelle mani di uno spunta un grosso coltello: il balordo si scaglia contro il ventiduenne di buona famiglia e con un violento fendente lo colpisce alla gola. Poi accoltella l’altro al braccio. Il ventiduenne crolla a terra, perde sangue: l’urlo di dolore gli si spegne in bocca.
Chi assiste alla scena resta attonito, sbalordito. Molti scappano per la paura. I motivi della lite stanno cercando di stabilirli gli inquirenti, anche se, pare che la brutale lite sia scoppiata per una banalità: sembra che il delinquente abbia fatto apprezzamenti troppo pesanti ad una ragazza. A questo punto gli amici hanno chiesto spiegazioni ed è spuntato il pugnale. Scatta l’allarme. Qualcuno chiama la centrale operativa dei carabinieri. Gli uomini del capitano Luigi Spenga arrivano sul posto: trovano una gran confusione. Devono fare gli straordinari per cercare il movente del doppio ferimento e soprattutto per riuscire a capire chi, con tanta freddezza, ha rischiato di stroncare per sempre la vita ad un bravo ragazzo. Ascoltano i testimoni: il mistero comincia a dipanarsi, seppure durante le prime fasi dell’indagine, il caso sembra molto complicato da risolvere. Chi ha visto racconta che il mancato assassino sarebbe un giovane straniero e si trovava in compagnia di un complice. Cominciano le ricerche. In tarda notte sono fermati due extracomunitari d’origine ucraina. Uno ha 18 anni l’altro 19 e risiedono a Milano. Sono caricatati sulla gazzella, trasportati in caserma. Finiscono sotto torchio.

Stando ai militari sarebbero loro gli autori della brutale aggressione. Il ferito, a bordo di un’ambulanza arriva davanti ai dottori: le sue condizioni sono molto preoccupanti, ma salvo complicazioni dovrebbe cavarsela. Per un soffio.

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