da Milano
Quattro miliardi di metri cubi di gas in due anni (due allanno), ceduti a partire dal prossimo ottobre a clienti finali o società distributrici a clienti domestici a un prezzo di 26,45 centesimi di euro per metro cubo, scontato rispetto a quello di mercato: è laccordo raggiunto tra lEni e lAntitrust che mette fine allindagine aperta dallAutorità per abuso di posizione dominante nella gestione del rigassificatore di Panigaglia, lunico al momento funzionante in Italia. Secondo fonti di mercato il prezzo del gas per i grossi clienti si aggira oggi sui 30 centesimi al metro cubo. Lad dellEni, Paolo Scaroni, ha espresso «soddisfazione per la conclusione dellistruttoria relativa al presunto abuso nel mercato della rigassificazione nel periodo 2002-2004». Laccordo mette, infatti, la parola fine a una questione spinosa e i quattro miliardi di gas con lo sconto che finiranno sul mercato sono una quota significativa, che va ben al di là della sola questione del rigassificatore. Tantè vero che lAntitrust afferma che sono «una misura idonea a far venir meno i profili anticoncorrenziali» in attesa «dei potenziamenti dei gasdotti di importazione» che entreranno in funzione nel 2008. E per il presidente dellAutorità per lenergia, Alessandro Ortis, le misure sono «particolarmente importanti in vista del primo luglio 2007, quando è prevista la libertà di scelta anche per gli utenti domestici del gas».
A leggere sia il comunicato dellAntitrust, sia la dichiarazione di Scaroni, sembrerebbe scoppiata la pace tra Garante per la concorrenza ed Eni: «È una bella operazione», ha commentato il presidente dellAuthority, Antonio Catricalà. E forse non a caso lamministratore delegato dellEni, presentando poco più di una settimana fa il piano industriale del gruppo al 2010, aveva invitato, con tatto ma anche con decisione, a trovare una soluzione concordata per le questioni pendenti.
Due miliardi di metri cubi lanno per due anni sono una cifra importante, abbastanza da smuovere almeno alcuni equilibri del mercato, e forse anche da incidere almeno in parte sui conti Eni, ma soprattutto andranno a incidere su quelli di 38 grandi consumatori, come ha stabilito lAntitrust. E sono note le polemiche sollevate dalle imprese energivore che non riescono a procurarsi il gas a prezzi più bassi. LEni importa circa il 90% degli 85 miliardi di metri cubi lanno consumati in Italia.
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