Acqua più salata dal 1° gennaio 2009 per i romani. Lo prevede la legge Galli, che ha disegnato gli Ato e che stabilisce un adeguamento delle tariffe ogni 6 anni (periodo che scade appunto il 1° gennaio 2009), e lAcea ha già consegnato la sua proposta di aumento al Campidoglio. La nuova tariffa, però, non è ancora stata fissata perché la proposta non è stata ritenuta congrua dal Comune che lha rispedita al mittente chiedendo modifiche. «Attualmente la tariffa è di 0,89 euro al metro cubo - spiega lassessore capitolino ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera -. Laumento ci sarà perché lo prevede la legge ma vogliamo che lAcea dia garanzie su investimenti e tutela delle fasce deboli». «È vero che le tariffe attuali sono tra le più basse dEuropa - continua Ghera - ma laumento, che negli ultimi anni è stato del 3% e che finora colpiva tutti indistintamente, deve avere come contropartita un consistente piano di investimenti in infrastrutture come rete idrica, fognature, depuratori, specificando anche dove e quando saranno realizzate. Unesigenza, quella di investire, tanto più evidente dopo i disagi e gli allagamenti provocati dal maltempo di questi giorni». Il Comune, dice Ghera, chiede anche maggiore tutela delle fasce deboli, «con unadeguata ripartizione tariffaria che premi chi consuma meno, con un duplice effetto quindi su chi ha comportamenti virtuosi e sulle fasce deboli, che tradizionalmente consumano meno».
Ma la vera novità potrebbe riguardare le utenze non domestiche, dunque imprese e commercio: «In questo settore, visti i bassi costi dellacqua, non sempre cè un utilizzo responsabile - conclude Ghera - quindi ci sembra giusto in qualche modo penalizzare i grandi consumi in cambio di una maggiore attenzione al cittadino-utente, specialmente verso quanti vivono condizioni di disagio economico. Vedremo se dal punto di vista legale sarà possibile».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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