La SpeziaIl primo giorno si era risentito parecchio Walter Bertoloni, presidente di Acam Acque Spa, nel leggere che la sua ex compagna, Federica Vivaldi, era stata assunta nel gruppo della multiservizi spezzina che accoglie tanti esponenti Pd e i loro familiari, senza una selezione pubblica, peraltro non necessaria, trattandosi ormai di una società per azioni. Bertoloni, che prima di essere presidente di Acam Acque era stato vicesindaco del Comune di Santo Stefano Magra (diventandone anche reggente quando la sindaco Minella Mosca, nel 2005, era stata eletta consigliere regionale Pd), ha pensato nuovamente ad Acam anche quando si è trattato di trovare un posto per sé.
Perché in fondo quello di presidente di Acam Acque è un incarico a tempo, una nomina che va a scadenza. E quindi, dovendo pensare al futuro, Bertoloni ha scritto una e-mail a Ezio Bertini, direttore finanziario del gruppo. Sabato, 15 novembre 2008, 12 e 31 pomeridiane. Oggetto: contratto. Sì perché il presidente di Acam Acque allega alla lettera addirittura già una «proposta sulla necessità di ricoprire a livello aziendale una risorsa dirigenziale per lattività di public relation nei rapporti con lAato». Cioè allega una bozza di contratto già bella e pronta per formalizzare lassunzione come dirigente dallazienda, scegliendosi anche il posto, da creare ex novo.
Il presidente in scadenza di mandato spiega dettagliatamente cosa vorrebbe andare a fare e perché. Soprattutto parla a cuore aperto al direttore finanziario, per fargli capire che di quel nuovo posto ha bisogno. «Tieni presente Ezio - scrive Bertoloni - e te lo dico con estrema franchezza, che la mia situazione è bloccata da troppo tempo e che quindi ho lassoluta necessità di risolverla in settimana, altrimenti mio malgrado nonostante quello che faccia sia per me molto importante e gratificante, devo pensare ad altre soluzioni lavorative. Non è solo la certezza del lavoro che mi manca in questo momento ma anche ladeguatezza della retribuzione». Esplicito. Ma non sufficiente. Ad oggi infatti la richiesta non ha avuto seguito. Il posto da dirigente addetto alle pubbliche relazioni con Aato, lorganismo che a livello territoriale gestisce acque e rifiuti, non è stato creato e assegnato al richiedente.
Nella speranza che i sindacati spezzini non accusino anche questa volta il Giornale di aver «ingiustamente dipinto i dipendenti di Acam come una massa di nullafacenti che ruba stipendio e straordinario». O di fare chissà quale «campagna elettorale» speculando «politicamente sulla pelle dei lavoratori».
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