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Acrobazie e «metamorfosi» teatrali

La rassegna si snoderà in una serie di eventi che culmineranno durante la Notte Bianca con uno spettacolo non stop di funamboli

Pier Francesco Borgia

Per capire se un «esperimento artistico» coglie appieno la modernità da cui emerge bisogna aspettare il verdetto del tempo. Un verdetto che nel caso della rassegna «Metamorfosi», ideata e diretta da Giorgio Barberio Corsetti è ampiamente positivo. Giunta alla sua quinta edizione, la kermesse, che offre al pubblico romano una vetrina internazionale su quell’esperimento che unisce il meglio della ricerca teatrale a quella circense, ritrova la sede dell’Auditorium Parco della Musica. Dal 3 al 9 settembre prossimo si avvicenderanno nella cornice della Cavea e del Parco della Musica gruppi di caratura internazionale come la «Compagnie du Fardeau», «Les Nouveaux Nez», e «Les sept doigts de la main» per dar vita a un evento che vuole offrire suggestioni ancora inedite per il grande pubblico (soprattutto per quello romano).
Il sipario di questo festival si alzerà il prossimo 3 settembre a partire dalle 17.30 nella Cavea dell’Auditorium con uno spettacolo di circo aereo dal titolo Bal caustique che vede impegnati Mathilde Sebald e Damien Gaument cui seguirà uno spericolato numero del celebre acrobata Axel Minaret. La sera, poi, alle 21 la Sala Sinopoli farà da cornice all’incontro di due diversi linguaggi di improvvisazione. «Da un lato - spiega Barberio Corsetti - c’è Jérome Thomas, riconosciuto a livello mondiale come uno dei giocolieri più originali e dotati, dall’altro il giovane jazzista Gianluca Petrella. Dall’incontro delle loro improvvisazioni uscirà di certo uno spettacolo indimenticabile».
Il festival proseguirà, poi, il 5 e 6 settembre con lo spettacolo Anatomie Anomalie dell’omonima compagnia circense che realizza una coreografia pensata e messa in scena da Martin Zimmermann. Su una pedana dai volumi trasformabili, scultura vivente e luogo di incontri fugaci otto artisti circensi giocheranno con le loro paure e i gli slanci e le ansie proprie di chi ha scelto la vita del funambolo. «Quando il pubblico osserva le evoluzioni degli acrobati - commenta Barberio Corsetti - pensa soltanto alla perfezione del gesto, alla sua geometrica certezza. Eppure dietro i loro gesti resta forte il senso di precarietà e il rischio di farsi male. Con questo spettacolo la compagnia Anomalie vuole dare conto proprio di questo poetico disagio». Venerdì 8 e sabato 9 settembre sarà la volta della compagnia canadese «Les sept doigts de la main» sedurre il pubblico con uno spettacolo multidisciplinare. Nata da una costola del celeberrimo Cirque du Soleil, la compagnia da anni è impegnata in una ricerca teatrale meno compiacente verso i facili richiami del gusto popolare ma altrettanto affascinante per compiutezza di linguaggio e resa scenica. La vetrina delle «Metamorfosi» si chiuderà in coincidenza della Notte Bianca con una serie di performance che avranno come cornice la Cavea dell’Auditorium.

Dalle 23 fino all’una di notte si avvicenderanno la compagnia «Sycoum Cyrc Sourcier», il danzatore Mathurin Bolze e la compagnia «Les Nouveaux Nez» che dispiegherà per l’occasione l’intero suo cast artistico composto da clown-musicisti, acrobati e funamboli.

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