Adam Opel Dalle macchine per cucire alle quattro ruote

Quando Adam Opel, nel 1862, fondò l’azienda che porta il suo cognome, la compagnia tedesca produceva macchine da cucire. Bisognerà attendere il 1898 perchè la società, ormai guidata dagli eredi del fondatore, iniziasse ad operare nel settore delle quattro ruote: vengono prodotte auto con un motore a due cilindri costruite sui telai della francese Darracq, la futura Alfa Romeo. Nel 1929 la casa entra a far parte del gruppo General Motors, ma il boom arriva negli anni ’30, grazie all’impatto sull’economia del programma di riarmo avviato dal regime nazista, che nel 1940 nazionalizza le fabbriche di Opel. Poi General Motors riacquista il controllo della compagnia nel 1947. Nel dopoguerra si impongono sul mercato modelli come la Kadett e l’Olympia, dotata di una rivoluzionaria carrozzeria in acciaio. Nel 1970 GM inizierà a fornire modelli costruiti in Inghilterra sotto il marchio Vauxhall. Alla fine degli anni ’90 arrivano i primi segnali di crisi.

Nel 2004 General Motors annuncia il taglio di 12mila posti di lavoro in Europa, la metà dei quali in Opel. Infine nel 2008 GM entra in una grave crisi di liquidità e chiede aiuti allo Stato tedesco. Secondo il governo di Berlino, bisogna trovare un investitore che garantisca la continuità operativa della compagnia.

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