Adesso il gip vuole andare a fondo nella storia di «mamma coraggio»

La storia di «mamma coraggio» cambia un po’ davanti al gip rispetto a come è stata presentata in un primo momento. Il giudice Maurizio De Matteis, lo stesso che sta conducendo con la massima attenzione l’udienza preliminare per l’inchiesta del porto, ha infatti interrogato ieri mattina i due giovani accusati di spaccio nella cui casa la donna aveva trovato la figlia in condizioni disperate. Dopo averli ascoltati, ha deciso di scarcerarli e di concedere loro gli arresti domiciliari, perché la loro posizione potrebbe rivelarsi assai meno grave. Assistiti dagli avvocati Matteo Gremese, Simone e Andrea Vernazza, e Alberto Poli, Tatiana e Stefano hanno spiegato al gip come la ragazza fosse andata in casa loro di sua spontanea volontà perché abituata a drogarsi in loro compagnia. Una versione che sarebbe confermata anche dalla «promessa» della giovane di tornare quanto prima con gli amici e da una accesa discussione con la madre che l’aveva accompagnata in ospedale.

L’accusa di spaccio nei loro confronti al momento resta, ma potrebbe anche essere rivista se venisse accertato che sia loro sia la loro amica erano soprattutto consumatori di eroina, sostanza che andavano insieme ad acquistare. In questo caso cadrebbe l’accusa avanzata da «mamma coraggio» circa la responsabilità degli amici della figlia.

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