RomaMario Adinolfi, tra i fondatori del Partito democratico, candidato alle primarie del 2007 a 36 anni. Ora riconsegna la tessera del Pd, Lettera a Bersani via blog. Cosa è successo?
«La parola democratico, per il partito, era un marchio di fabbrica. Invece questo Pd ha tutti i tic neanche del Pds, ma forse del Pci. È un partito senza speranza, dove il dissenso viene represso».
E anche le notizie. Lei sulla sua pagina di Facebook oggi ha scritto che l«Unità» sul sito ha ignorato il suo addio.
«Sì, uno stile anni Cinquanta. Lhanno inserito solo dopo tutti i grandi quotidiani».
Ha ricevuto telefonate oggi?
«Molte, soprattutto dai cattolici».
Ma dai big, del partito?
«Nessuna».
Come è passato dal malessere alla ribellione?
«Nellultimo mese sono state compiute scelte che mi hanno messo di fronte a una decisione molto dolorosa ma definitiva».
Un elenco?
«Non riesco a sostenere un partito che va in piazza con la Cgil, che fa una battaglia contro il contributo di solidarietà facendo sì che poi si aumenti lIva, che ricade su tutti i cittadini».
La mancanza di libertà nel Pd è un problema condiviso?
«Io sono uno dei tanti che in questo momento compiono questa scelta. Parlamentari, amministratori locali, sono centinaia. Torno giornalista libero».
Tra chi fugge, considerava sul suo blog, molti cattolici.
«Il Pd è nato dalla fusione tra Ds e Margherita e ora manca il leader della Margherita».
E non solo cattolici.
«Ho avuto mille liti con i radicali, ma anche questo dellipotesi di espulsione è un esempio di soppressione del dissenso».
Lei parla di una generazione, quella dei trenta-quarantenni, «rapinata».
«Era la battaglia della mia vita. Militare a sinistra per me significa ridurre le diseguaglianze, che in Italia riguardano soprattutto i nati dopo il 70. Nel Pd per i giovani il percorso avviene per cooptazione, non cè nessuna autonomia: appartenenza-fedeltà-cooptazione».
Però sembra che ci sia una persona in cui lei crede: il sindaco di Firenze Matteo Renzi.
«È un giovane che non fa politica per cooptazione, ma ostilmente. Se la nostra generazione dovesse trovare la forza per fare questa battaglia di dissenso, gli darei una mano».
E tornerebbe in politica?
«Alle battaglie non mi sottraggo».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.